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Oggi si festeggia Sant’Alberto di Gerusalemme, vescovo e martire. Nato a Castel Gualtieri nel 1149, morto il 14 settembre 1214 ad Acri. La chiesa lo ricorda il 14 settembre. Canonizzato il 20 giugno del 1609 da Papa Paolo V.

Alberto proveniva da una famiglia francese di origini nobili. Canonico regolare di Santa Croce di Mortara, fu anche priore claustrale della Mortariensis Ecclesia dal 1180 al 1184. Vescovo di Bobbio per un anno, poi fu trasferito a Vercelli dove rimase dal 1185 al 1205. Fu mediatore per la pace nel 1194 per le città di Milano e Pavia e nel 1199 per Parma e Piacenza. Come Vescovo si impegnò in materia di legislazione ecclesiastica, formulando lo statuto per i Canonici di Biella e ancora la regola degli Umiliati. Fu nominato Patriarca di Gerusalemme da Papa Innocenzo III. In Palestina si impegnò per la pacifica convivenza tra le confessioni cristiane presenti e il mondo islamico.

Gli eremiti del monte Carmelo gli chiesero di scrivere una norma di vita “formula vitae”, la regola fu approvata da Papa Innocenzo IV il primo ottobre del 1247, mediante la bolla: Quae honorem Conditoris. Il 14 settembre 1214 fu pugnalato a morte durante la processione per la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, per mano di un altro religioso, il Gran Maestro dell’Ospedale del Santo Spirito che era stato rimosso dall’incarico da Sant’Alberto per cattiva condotta.

Incarichi:

  • Vescovo di Bobbio (1184-1185)
  • Vescovo di Vercelli (1185-1205)
  • Patriarca di Gerusalemme (1205-1214)

Attributi:

  • Palma, mitria, bastone pastorale

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