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Oggi si festeggia Sant’Emanuele. Il martire è nato ad Anatolia nel terzo secolo, è morto nel terzo secolo sempre ad Anatolia. La chiesa lo ricorda il 26 marzo.

Il nome Emanuele è legato al Salvatore, il Vangelo di Matteo parlando della nascita del Bambino di Betlemme dice:” Tutto ciò avvenne affinché s’adempisse quanto aveva detto il Signore a mezzo del Profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio, che sarà detto Emanuele “. Il Profeta a cui si riferisce San Matteo è il Profeta Isaia che con queste parole annunzia la venuta dei tempi nuovi e di colui che saprà « rigettare il male e scegliere il bene».

Emanuele chiarito da San Matteo vuol dire: “Dio è con noi” il vero inviato da Dio per la salvezza del suo popolo. Emanuele è diventato per i cristiani nome proprio così come altri attributi di Gesù “Emmanuele” è il titolo glorioso di Gesù nella sua Resurrezione, nell’avvenimento che suggella e prova come Dio sia con lui e anche con noi, con il popolo dei redenti e dei credenti nella Resurrezione. I genitori che impongono ad un figlio il nome di Emanuele o ad una figlia quello di Emanuela onorano Gesù.

Oggi si festeggia Sant’Emanuele

Sant’Emanuele festeggiato oggi dalla chiesa con Sabino, Quadrato e Teodosio, in un gruppo di quaranta Martiri d’epoca incerta. La loro storia è presto detta. Pare che fossero originari dell’Oriente, e in tempi di persecuzione, il primo di essi, Quadrato, Vescovo, venne allontanato dalla sua diocesi e diffidato di proseguire la sua opera. Seguitò però a predicare, a battezzare, ad assistere i fedeli, fino a che non venne catturato e condannato a morte. Seguirono l’esempio di Quadrato altri 39 cristiani, uomini e donne, giovani e vecchi, ricchi e poveri, si presentarono al governatore della provincia dichiarando la loro fede. Furono tutti tormentati.

Martirologio Romano:

In Anatolia, nell’odierna Turchia, santi Emanuele, Sabino, Codrato e Teodosio, martiri.

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