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Oggi veneriamo Gemma Galgani. La vergine è nata il 12 marzo del 1878 a Camigliano di Lucca, è morta il 14 aprile del 1903 a Lucca. La chiesa la ricorda l’11 aprile.

Nasce da Enrico Galgani e Aurelia Landi, entrambi ferventi cristiani. La madre che si spense presto  le spiegava con amore le verità della fede, i pregi dell’anima, la bruttezza del peccato, e la vanità delle cose del mondo. Le mostrava ancora il il Crocifisso:” Vedi, Gemma questo caro Gesù è morto per noi in croce “, a tale vista la fanciulla si commuoveva, l’amore verso Gesù fu la caratteristica della sua vita. Gesù l’aveva prescelta, la voleva santificare facendola partecipe dei suoi dolori ed attirandola a se mediante vincoli d’amore.

Il 17 giugno del 1887 festa del Sacro Cuore di Gesù a 9 anni Gemma feceva la sua prima Comunione con angelico fervore. Non è entrata in religione non ostante lo desiderava ma guidata dalla Provvidenza Divina, dopo dolorose prove è stata ricevuta dalla famiglia Giannini a Lucca dove visse fino alla morte. Tante le meraviglie che il Signore operò in lei: Soffrire per Gesù, con Gesù, amare soltanto Gesù, fu il suo ideale di vita. Era solita dire:” Io me ne voglio stare con Gesù sul Calvario “.

Oggi veneriamo Gemma Galgani

Fin da fanciulla ha dovuto soffrire, la malattia e la morte della madre, una dolorosa operazione ad un piede, lo spogliamento di tutti gli averi della famiglia Galgani per cui si ritrovò nell’estrema miseria, ancora un’altra penosa malattia da cui fu miracolosamente guarita. Gesù le apparve e le disse:” Figlia, alla grazia che ti ho fatta stamattina, la guarigione ne seguiranno ancora molte altre maggiori. Io sarò sempre con te, io ti farò da padre, e la mamma tua sarà l’Addolorata “.

A Lucca è cominciata la lunga serie delle grazie, Tutti i venerdì Gemma soffriva i dolori della passione del Signore, nel 1899 due anni dopo la sua offerta col voto di perpetua verginità, fu favorita del dono delle stimmate. Diceva assieme a S. Paolo:” Oggi non sono più in me, sono col mio Dio, tutta per lui ed egli è tutto in me e per me “. Ebbe la confidenza del suo Angelo Custode, il quale la liberò da molte tentazioni. Il demonio la perseguitava sotto svariatissime forme, le appariva anche nella persona di Gesù appassionato. Consumata più dalle fiamme del divino amore che dalla malattia, si spense l’11 aprile del 1903 era la vigilia di Pasqua. Beatificata il 14 maggio del 1933 a Roma da Papa Pio XI. Canonizzata il 2 maggio del 1940 a Roma da Papa Pio XII.

In pratica:

Non stiamo mai in peccato mortale, ma purifichiamo prontamente la nostra anima.

Preghiera:

O Signore Gesù che nella vita della tua serva Gemma, hai mostrato come prediligi i semplici e gli umili, fa’ che imitandola possiamo attirare anche su di noi le tue benedizioni.

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