Oggi veneriamo San Giustino. Il martire è nato nel secondo secolo a Sichem, è morto a Roma nel secondo secolo. La commemorazione è ricordata dalla Chiesa il 1° giugno.
Guistino era probabilmente di origine romana, giovane quieto, cercò attraverso lo studio della filosofia la verità e con essa la felicità senza raggiungerla. Quindi si ritirò nel deserto dove incontrò un vecchio saggio a cui confidò i suoi tormenti. “Leggi i profeti, leggi il Vangelo – gli suggerì il vecchio – e troverai quello che cerchi”. il Santo li lesse e la grazia di Dio gli illuminò la mente e gli riscaldò il cuore. non rinnegò per questo la filosofia, anzi trasse da essa motivi per dimostrare la ragionevolezza del cristianesimo scrivendo una celebre Apologia e sostenendo accesi dibattiti con i filosofi del tempo.
L’eco della sua attività giunse all’orecchio del prefetto di Roma, impegnato al tempo in una dura persecuzione contro i cristiani, e a causa della persecuzione Giustino fu processato. “Ho studiato tutte le scienze, ma solo nella dottrina dei cristiani religiosamente seguiti ho trovato la verità”, così rispose al prefetto durante l’interrogatorio. Non si discostò di un passo dalla professione di fede pronunciata, fu la condanna a morte. Decapitato, dopo aver subito il tormento della flagellazione.
Oggi veneriamo San Giustino
Martirologio Romano:
Memoria di san Giustino, martire, che, filosofo, seguì rettamente la vera Sapienza conosciuta nella verità di Cristo: la professò con la sua condotta di vita e quanto professato fece oggetto di insegnamento, lo difese nei suoi scritti e testimoniò con la morte avvenuta a Roma sotto l’imperatore Marco Aurelio Antonino. Infatti, dopo aver presentato all’imperatore la sua Apologia in difesa della religione cristiana, fu consegnato al prefetto Rustico e, dichiaratosi cristiano, fu condannato a morte.
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Giornalista, Libero Professionista, rugbista.