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Andrea Favero ha confessato l’omicidio dell’ex compagna Giada Zanola, la donna trovata morta a Vigonza (PD)ai piedi di un cavalcavia sull’A4. Inizialmente si era ipotizzato il suicidio della 34enne, in quanto il compagno aveva provato a depistare gli investigatori con una telefonata al numero della vittima nella mattinata del 30 maggio. Successivamente il 38enne, nel corso dell’interrogatorio, ha raccontato agli inquirenti le dinamiche dell’omicidio, di seguito le dichiarazioni riportate dal Corriere del Veneto: “Sono stato io, l’ho presa per le ginocchia e l’ho buttata giù“.

Tuttavia la confessione di Favero, per quanto sia un chiaro indizio di colpevolezza, non potrà essere in sede di processo in quanto in quel momento non c’erano avvocati o Pm. Secondo quanto emerso dalle indagini pare che Favero fosse incline a maltrattamenti nei confronti della compagna, con la quale aveva avuto un figlio. Il 27 maggio, nel corso dell’ultimo litigio della coppia, l’uomo avrebbe lasciato dei lividi sul corpo della donna che lo avrebbe minacciato di denuncia.

Il padre di Giulia Cechettin presente alla fiaccolata per Giada

Nei giorni scorsa a Vigonza si è tenuta una fiaccolata in memoria di Giada, dove hanno preso parte quasi duemila persone. Tra questi c’era Gino Cecchettin, il padre di Giulia, che ai microfoni del Corriere del Veneto ha dichiarato: “Rivivo la mia tragedia, il silenzio è d’obbligo”.