In occasione del 60esimo anniversario dell’elezione di Giovanni Battista Montini, alias Papa Paolo VI, si è svolta questa mattina, presso la sala Clementina di Palazzo Apostolico, la cerimonia di consegna del Premio internazionale Paolo VI, riattivato dall’istituto montiniano bresciano dopo 14 anni di sospensione.
Il prestigioso riconoscimento viene assegnato alle personalità eminenti che si sono distinte nei diversi ambiti della cultura e nella promozione di una convivenza umana giusta e, in modi diversi, testimoniano la vitalità dell’eredità spirituale di Papa Montini.
Stamane Papa Francesco ha consegnato il premio Paolo VI al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ha ricevuto, come si legge nelle motivazioni, per“Il modo esemplare con cui ha interpretato l’attività politica e ha assolto, come servizio al bene comune, le responsabilità istituzionali cui è stato chiamato”.
Il Pontefice, nel corso del suo intervento, ha definito il Presidente della Repubblica un maestro: “Signor presidente, con le sue parole e il suo esempio, avvalorati da quanto ha vissuto, Lei rappresenta un coerente maestro di responsabilità.
Sono lieto signor presidente -prosegue Papa Francesco–, di farmi strumento di riconoscenza a nome di quanti, giovani e meno giovani, vedono in Lei un maestro, un maestro semplice, e soprattutto un testimone coerente e garbato di servizio e di responsabilità”.
Il Santo Padre è anche intervenuto sul ruolo della politica: “Eppure, sappiamo bene quanto ciò non sia facile e come la tentazione diffusa, in ogni tempo, anche nei migliori sistemi politici, sia di servirsi dell’autorità anziché di servire attraverso l’autorità. Com’è facile salire sul piedistallo e com’è difficile calarsi nel servizio degli altri…”
Il Capo dello Stato, nel suo discorso ha dichiarato:“Desidero innanzitutto ringraziare Vostra Santità per questa accoglienza. Ringrazio l’Istituto Paolo VI per il conferimento del premio e per la motivazione così generosa che lo accompagna. Credo di poter confidare che, quando mi è stata comunicata la decisione di conferirmelo, il mio primo pensiero è stato di sorpresa. Naturalmente – prosegue Mattarella- si è subito affiancato un pensiero di gratitudine per questo riconoscimento di così grande prestigio. Ancor di più ho avvertito un sentimento di riconoscenza al massimo grado nell’apprendere la disponibilità del Santo Padre a consegnarmelo personalmente”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha devoluto il premio alle case d’accoglienza della comunità Giovanni XXIII dell’Emilia-Romagna che sono state gravemente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi: “Vorrei chiedere all’Istituto Paolo VI di destinare la somma collegata al premio alla comunità intitolata a Giovanni XXIII nata in Romagna”.