Nella giornata di ieri Papa Francesco e il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, hanno incontrato una delegazione della ONG Mediterranea Saving Humans guidata dalla presidente Vanessa Guidi.
I soccorritori di Mediterranea, accompagnati per l’occasione al cardinale Franco Montenegro e dagli arcivescovi di Palermo e Napoli, Corrado Lorefice e Mimmo Battaglia, hanno donato al pontefice un’opera di Igor Scalisi Palminteri, pittore palermitano, raffigurante Sant’Erasmo, pescatore di uomini, che indossa un giubbotto di salvataggio e due remi.
Come viene riportato da Avvenire: “il cuore dell’incontro è stata la condivisione con Papa Francesco di quello che è il punto di incontro tra le Chiese e le tante persone di buona volontà, provenienti da tanti mondi anche lontanissimi tra loro, che fanno parte di Mediterranea”.
E a proposito di salvataggi in mare, nelle scorse ore si è consumata un’altra tragedia, questa volta nell’acque della Tunisia.
Un barcone con 38 migranti a bordo, provenienti dall’Africa sub-sahariana, la maggior parte dalla Costa d’Avorio, e diretto verso Lampedusa, è naufragato a largo della costa di Al Lauza, località della provincia Sfax, nella zona orientale della Tunisia.
A renderlo noto è stato Romdhane Ben Amor, portavoce del Forum tunisino per i diritti sociali ed economici (Ftdes), il quale ha spiegato la causa del naufragio e le prime stime della tragedia: “il barcone è affondato perché era sovraccarico. Cinque corpi di migranti sono stati recuperati e altri cinque migranti sono stati salvati, ma 28 risultano ancora dispersi”.
