In questi giorni la stampa Nazionale ed Estera è particolarmente focalizzata sullo scandalo che coinvolge la politica del Parlamento Europeo e lo stato del Qatar.
Qatargate, così è stata definita l’inchiesta che vede coinvolti diversi esponenti di spicco del Parlamento Europeo.
Secondo la giustizia belga gli esponenti coinvolti sarebbero stati profumatamente pagati dal Qatar per influenzare a favore degli emiri la politica dell’UE.

Nell’occhio del ciclone del Qatargate troviamo diversi esponenti del parlamento europeo come: Eva Kaili, ex vicepresidente del parlamento europeo, l’ex europarlamentare Antonio Panzeri, entrambi di centrosinistra. Insieme a loro sono finiti sotto i riflettori anche Francesco Giorgi, fidanzato di Kaili e assistente parlamentare, e Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale della ONG ‘No Peace Whitout Justice’. In questo momento tutti e 4 sono stati arrestati e tutti i loro beni finanziari sequestrati.

La procura belga ,però, sospetta di molti altri nomi collegati al parlamento associate allo scandalo, ormai, internazionale.
Le accuse formali da parte della procura belga, per quanto riguarda il favoreggiamento dei membri dell’UE al Qatar, annesse di soldi e ‘regali’, sono: corruzione, associazioni a delinquere e riciclaggio. Le cifre in ballo sono davvero alte, i soldi tra Kaili e Panzeri ammontano a 1,5 milioni di euro, tutti trasferiti illegalmente.
Perché la notizia è stata resa nota solo adesso e perché ha un eco mediatico cosi importante?
In questi giorni si sta concludendo il Mondiale di calcio Qatar2022. Un Mondiale che ha scatenato numerose polemiche, tra denunce di migliaia di morti per la realizzazione degli impianti, accuse di violazione dei diritti umani, soprattutto in relazione al trattamento riservato agli orientali, omosessuali e alle donne.
Ma anche per la pressione economica e geopolitica sulla Fifa, da parte del Qatar, per farsi assegnare la competizione.
Lo scopo del Qatar
Il Qatar ha come obbiettivo quello di aumentare la sua influenza nell’Unione Europea tentando di nascondere le accuse sulla violazione dei diritti umani così da poter aumentare la sua credibilità agli occhi dell’Europa e ricavarne benefici.
Le possibili conseguenze
Nulla è certo per il momento, ma sembrerebbe che la procura belga stia indagando anche il Marocco.
L’ipotesi infatti è che il Marocco, cosi come il Qatar, avrebbe influenzato il Parlamento Europeo per le stessi cause degli emiri.
