Ci sono gli onnipresenti mozziconi di sigarette, tanti sacchetti di patatine e caramelle e gli immancabili pezzi di plastica.
I segni dell’inciviltà nei giardini pubblici è stata fotografata da un monitoraggio di Legambiente in 14 parchi urbani in 5 città (Napoli, Avellino, Succivo, Sant’ Arpino e Pozzuoli).
Il dato di Legambiente è stato reso noto in occasione di “Puliamo il mondo 2022″, la storica campagna di volontariato di Legambiente, edizione italiana di Clean up the World.
In questa trentesima edizione, Legambiente torna a denunciare il problema dei rifiuti abbandonatiche non risparmia neanche i parchi urbani.
A parlar chiaro i dati della nuova indagine park litter 2022: sono 4.841 rifiuti raccolti e catalogati da 40 volontari di volontari di Legambiente nei 14 transetti eseguiti in altrettanti parchi urbani di 5 città (Napoli, Avellino, Succivo, Sant’ Arpino e Pozzuoli), circa 3,45 rifiuti ogni metro quadrato monitorato.
Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il 64,1% di polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 3.102 rifiuti, per il 19,6% di carta e cartone (948 rifiuti), per il 5.2% di metallo (254) e per il 5.2% di vetro e ceramica (251).
La restante percentuale di rifiuti (5,9%) è composta da rifiuti in gomma, materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti e RAEE.
In dettaglio a farla da padrone i mozziconi di sigarette che rappresentano il 40,8% dei rifiuti raccolti (1.977 su 4.841 totali),
seguiti da frammenti di carta (637 pezzi trovati pari al 13,2% del totale),
Sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (289, il 6%),
Tappi e coperchi di plastica e anelli di tappi (1.838, il 5,7%),
pezzi non identificabili di plastica (237, il 4,9%),
Bottiglia di vetro (e pezzi di bottiglia) (182, il 3,8%).
Per quanto riguarda i DPI (dispositivo di protezione individuale),
le mascherine sono state ritrovate in 2 dei 14 parchi monitorati (14% dei parchi) mentre i guanti in 1 dei 14 parchi.
“Le aree verdi pubbliche – spiega rancesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – rendono da sempre servizi strategici alle nostre città per resistere all’aumento delle temperature, migliorare la qualità dell’aria, per le relazioni sociali.
Allo stesso tempo risultano essere le cenerentole dei bilanci pubblici, mancano le risorse per la manutenzione, la gestione, la sicurezza e spesso sono abbandonate o chiuse”.
