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La polizia di Stato ha celebrato il 171esimo anniversario della sua Fondazione.
La celebrazione nazionale si è svolta questa mattina a Roma, presso la terrazza del Pincio, mentre ogni Questura ha organizzato la propria cerimonia territoriale.

Le celebrazioni hanno avuto inizio questa mattina alle ore 9:00 con la deposizione della corona di alloro presso il Sacrario dei caduti della Polizia, alla Scuola superiore di Polizia di Roma, luogo simbolo della memoria delle poliziotte e dei poliziotti che hanno sacrificato la propria vita al servizio del Paese, da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della Polizia Lamberto Giannini.

Prima di lasciare il Sacrario, il ministro Piantedosi ha apposto sul libro d’onore la propria firma e un pensiero scritto a ricordo della sua visita: “Siete stati le braccia a cui si affidano le persone. Le vostre anime sono il riferimento per tutti coloro che credono in un mondo migliore e più giusto. Il vostro esempio e la vostra memoria ci accompagnano nelle difficoltà quotidiane”.

Successivamente, nella suggestiva cornice della Terrazza del Pincio, si è svolta la cerimonia solenne presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la quale sono state conferite le medaglie d’oro al Valor civile e al Merito civile in onore di coloro che hanno perso la vita nell’esercizio del dovere.
Momento di commozione, quando il premier ha consegnato la medaglia al Valor civile al piccolo Daniel, figlio di un poliziotto morto mentre svolgeva il suo lavoro.

Nel suo intervento, sul palco d’onore, il responsabile del Viminale, Matteo Piantedosi, ha posto l’accento sul problema immigrazione: “Fenomeni epocali, che necessitano anche di azioni di governo sovranazionali, impattano in maniera imprevista e destabilizzante sulla vita delle comunità. Ma non è solo nei grandi sconvolgimenti che emerge il ruolo di salvaguardia della Polizia di Stato, il vostro ruolo – prosegue Piantedosi-. Ormai da lungo tempo avete affiancato alle vostre tradizionali funzioni, anche inedite forme di gestione di fenomeni complessi che caratterizzano la nostra quotidianità. Penso, per esempio, alla gestione dell’immigrazione, del cui governo peraltro difficilmente può farsi carico un solo Paese al di fuori di un’azione congiunta, lucida e ben organizzata a livello europeo, come ci ha recentemente ricordato il Presidente della Repubblica”.

Mentre il Capo della Polizia, il prefetto Lamberto Giannini, nel suo intervento ha evidenziato l’importanza della gestione delle situazioni d’ordine pubblico, strettamente legate alle grandi crisi internazionali: “Noi ci siamo e vogliamo ribadire il nostro impegno per essere punto di riferimento dei cittadini: in ogni circostanza, anche nelle più estreme.
Il tema della sicurezza è condizionato sempre più dalla velocità dei cambiamenti e dalle crisi di scenari geopolitici tra loro interconnessi.
Noi conosciamo la complessità dello scenario e delle sfide che abbiamo davanti, ma siamo consapevoli della nostra forza e degli strumenti di cui disponiamo”.