Rugby oltre le sbarre, rinnovato l’accordo quadriennale che punta punta a intensificare le occasioni di pratica agonistica e amatoriale con la palla ovale in favore di detenuti e personale.
Sarà potenziata la sinergia tra la Federazione Italiana Rugby e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il protocollo d’intesa tra Marzio Innocenti, Presidente FIR e Carlo Renoldi, Capo del DAP per l’attivazione della pratica sportiva e formativa in favore di detenuti. Sarà dedicato un programma sportivo anche per l’amministrazione e il personale della DAP.
La collaborazione, già attiva da diversi anni in alcuni istituti penitenziari, intende innanzitutto contribuire a migliorare la condizione psico-fisica dei detenuti attraverso l’avviamento alla pratica del rugby, considerato il valore fortemente educativo e formativo dello sport della palla ovale. Viene rinnovata la partecipazione di squadre formate da detenuti ai campionati ufficiali federali. Al momento sono iscritte le squadre Dozza a Bologna, Drola a Torino e Pecore Nere a Livorno, che disputano gli incontri sempre in casa e l’organizzazione di attività sportive non agonistiche. Con l’intesa si punta ancora a programmare corsi per arbitri e tecnici destinati sia alla popolazione detenuta che al personale dell’Amministrazione, attraverso l’impiego di tecnici qualificati della FIR coadiuvati da personale del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria.
Rugby oltre le sbarre, rinnovato per quattro anni l’accordo tra FIR e DAP
Carlo Renoldi:” Lo svolgimento di attività sportive in carcere costituisce un aspetto trattamentale di primaria importanza per la popolazione detenuta e al tempo stesso un fattore importantissimo per il benessere psico-fisico del personale dell’Amministrazione. Sono grato alla Federazione Italiana Rugby per aver accettato con entusiasmo di continuare sulla strada già intrapresa anni fa che, oltre alla pratica sportiva, vuole rendere vivi e ben visibili nei nostri istituti i valori di rispetto e senso di appartenenza che sono propri di questa disciplina”.
Marzio Innocenti: “Siamo fortemente determinati a garantire continuità all’accordo, perché abbiamo sempre creduto in un progetto che può aiutare la società civile attraverso i valori che il nostro sport incarna. Abbiamo trovato da parte del DAP altrettanto entusiasmo e determinazione ad aiutare chi ha sbagliato a crescere come individuo in un contesto di comuni intenti e rispetto delle regole che è naturale in una squadra di rugby e che, da sempre, consideriamo uno dei traguardi più prestigiosi che possiamo raggiungere attraverso questa peculiarità. Con la collaborazione che rinnoviamo con il Dipartimento proseguiamo un lungo un cammino che, negli anni, ci ha portato a modificare le norme federali per consentire una partecipazione attiva e reale dei tesserati detenuti all’attività agonistica e per permettere l’inquadramento nella categoria arbitrale a coloro che hanno sostenuto il corso federale durante la propria permanenza negli istituti raggiunti dal progetto”.
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Giornalista, Libero Professionista, Rugbysta.