Santo Stefano. La chiesa oggi lo festeggia è il primo martire della storia cristiana. Un aiutante dei discepoli che nell’anno 36 dopo Cristo, venne ucciso per lapidazione per aver contribuito a diffondere la parola di Gesù dopo la sua morte.
Uno dei suoi principali accusatori fu proprio Saulo di Tarso convertitosi poi a Gesù sulla via di Damasco e che poi fu uno dei principali annunciatori della sua parola. Agli occhi di noi comuni mortali abituati a giudicare d’impatto, ciò sembrerebbe un paradosso, un controsenso. Secondo la logica di chi giudica con discernimento morale, è invece questa, forse, una delle più grandi testimonianze di ravvedimento umano.
Santo Stefano e San Paolo
San Paolo oltre a Santo Stefano, ebbe a perseguitare ingiustamente tanti cristiani, rendendosi responsabile del loro martirio per poi essere lui stesso martorizzato per essersi schierato con Gesù. La storia dell’umanità coniuga sempre il presente con il passato, questa testimonianza sembra essere quasi un messaggio di speranza per il mondo intero affinché oggi tanto ingiusti persecutori di cause ingiuste possano ravvedersi rimettendosi al giudizio della propria coscienza prima ancora che a quello degli uomini.
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