Senza se e senza ma. Se non ci fosse il Covid, non saremmo qui a disquisire su tutto e tutti. Che fine ha fatto il vaccino italiano pronto ad entrare in commercio nel 2021? Silenzio assoluto sul suo percorso dopo il superamento della prima fase. Il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippoliti dichiara che la seconda fase non è mai iniziata, lo Spallanzani non l’ha lavorata, si e’ ritirato.
Dove sono finiti gli 89 milioni di Euro stanziati, 8 dalla Regione Lazio, i restanti frutto della gestione Arcuri, che si è vantato per aver fatto una cosa buona per il Paese; fine unico, non dipendere dagli altri in primis dall’Europa pasticciona nella campagna acquisti. Sei milioni promessi all’inizio del 2021, vedranno mai la luce?.
Nel dubbio la curiosità prende forma, scopriamo che Reithera e’ controllato per il 70% da una società anonima svizzera “Keires AG, con sede a Basilea. No comment da parte di Arcuri amministratore delegato di Invitalia, aspettare ormai è consuetudine, quando si parla di vaccini. Il mal di pancia aumenta in presenza dei dati sui vaccinati.
Un quarto nella fascia tra i 70-79, 10% degli over 80 ancora in attesa, 6% dai 50 ai 59, dai 40 ai 49 8%. E’ mancata la comunicazione, ha brillato la confusione sulle marche e la campagna diffamatoria su Astrazeneca che ha spinto l’inviperita Ursula ad incentrare la scelta su Pfizer. Maggio mese delle rose si presenta con molte spine, pochi i vaccini, previste per giugno un milione di dosi fondamentali per accelerare le vaccinazioni un po’ a rilento.
Coprifuoco e riaperture in attesa di modifica fino a lunedì, verifica dati venerdi. Draghi promette disponibilità’ con cautela.L’ estate si salverà? Gli imprenditori del turismo se lo augurano anche se dicono le prenotazioni sono altalenanti per paura di una vacanza tra colori e restrizioni. Gongola la Grecia con un pieno di presenze da giugno a settembre: se la politica fosse stata meno austera, più coraggiosa il Paese dopo il lungo inverno dei decreti avrebbe potuto gridare riscossa.
Fermento per le amministrative che vedranno al voto 14 milioni.di elettori, clima incandescente sulle nomine, gli stessi candidati non vogliono rischiare di bruciarsi, chiedono garanzie prima di metterci la faccia. Sul fronte immigrazione è scontro 3 mila darrivi in tre giorni Lamoedusa scoppia, Salvini ricorda i numeri nel periodo in cui era Ministro dell’ interno. Pugno duro e regole ferree, linea che lo vede a processo a Catania e Palermo per sequestro di persona.
Tra i se e i ma sono passati 14 mesi, due governi, la pandemia, c’è poco di cui vantarsi, unico punto fermo di questa guerra senza esclusione di colpi, la volontà ferrea di un Paese che chiede soltanto la libertà di poter esprimere le proprie idee senza limiti come e’ sempre stato negli ultimi cinquant’anni.
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Giornalista Rai Senior, Editorialista