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Il giorno dopo la tragedia di Suviana, continuano le ricerche dei quattro operai dispersi. Purtroppo, ci sono poche speranze di trovarli vivi, secondo Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco. L’attesa è snervante e la processione dei parenti sul luogo del disastro è straziante. Nel frattempo, la Procura ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo, e cresce la rabbia dei sindacati, che hanno indetto uno sciopero generale di 8 ore e un corteo a Bologna per oggi. Il sindacato Uil denuncia: “Un anno fa, la nostra organizzazione sindacale ha denunciato che non si stava intervenendo sulla sicurezza“.
Dopo una notte di ricerche incessanti il bilancio delle vittime rimane di tre operai trasfertisti che lavoravano per ditte esterne. Sul posto Elly Schlein e la ministra del Lavoro Marina Calderone che ha incontrato sindacati e sindaci.

LE RICERCHE NEL LAGO DI SUVIANA

Irene Priolo, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato che per facilitare il lavoro dei Vigili del Fuoco, il livello dell’acqua del lago di Suviana è stato ridotto. Attualmente, è stato abbassato di circa un metro, ma potrebbe diminuire ulteriormente nelle prossime ore. Oltre a questo, sempre per agevolare i soccorsi dei pompieri, Enel ha incaricato una ditta specializzata per intervenire con delle “idrovore per togliere acqua dalla vasca in cui si stanno eseguendo le operazioni”, spiega ancora Priolo, sempre “per ulteriore sicurezza” a favore dei soccorritori. Sempre attivo, infine, il servizio di supporto psicologico per i lavoratori e le famiglie messe a disposizione da Enel e dalla regione.

UNO DEI CINQUE FERITI È IN PERICOLO DI VITA

Le condizioni di uno dei cinque tecnici rimasti gravemente feriti nell’esplosione della centrale Enel Green Power nel Lago di Suviana, sono particolarmente gravi. L’uomo, ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Ustioni di Pisa, è in condizioni critiche con gravi ustioni in varie parti del corpo e rischia di morire. Per quanto riguarda gli altri quattro feriti, sono ricoverati in diversi ospedali dell’Emilia-Romagna. Due si trovano all’Ospedale Bufalini di Cesena nel reparto ustionati e, secondo quanto riportato, il più grave, un 42enne, è in condizioni critiche con ustioni molto profonde. Il secondo è un 25enne con lesioni meno gravi agli arti. Un altro operaio ferito, di 54 anni, si trova nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Parma. È in condizioni stabili ma critiche a causa delle ustioni. Un altro operaio ferito, di 35 anni, è anch’egli in condizioni critiche nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.

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