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Il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva sulle case green che prevede nuovi requisiti di efficienza energetica di edifici e abitazioni in tutta Europa.
Il via libera è arrivato con 343 voti favorevoli contro i 216 voti contrari e i 78 astenuti.

La direttiva sulle case green si fonda sull’efficientamento energetico, che richiederà ristrutturazioni per gli edifici in tutta l’eurozona , mentre i nuovi edifici dovranno essere ad emissioni zero entro il 2028.

Tuttavia l’entrata in vigore del testo approvato non è un procedimento automatico, ne tantomeno scontato.
In quanto il provvedimento della Commissione sarà l’oggetto di una lunga fase di negoziazione tra il Consiglio Europeo e l’esecutivo europeo, prima di tornare in Plenaria per una nuova votazione.
Diverse le reazioni delle forze politiche in Italia.
Negative, quelle dei partiti di governo:gli esponenti di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, Carlo Fidanza e Pietro Fiocchi, hanno definito l’efficientamento energetico “un obiettivo condivisibile ma non può essere perseguito sulla pelle dei cittadini, è un testo inaccettabile per il nostro Paese, un efficientamento che di fatto è una patrimoniale mascherata”.
Dure anche le reazioni della Lega, il vicepremier Salvini ha infatti dichiarato che: “si tratta di una mazzata economica in un momento di grande difficoltà per tanti.”
Mentre per gli esponenti di Forza Italia “non vanno bene i tempi della direttiva”.

Sul fronte delle opposizioni, invece, a Strasburgo si sono astenuti gli eurodeputati Azione – Italia Viva e denunciano la mancanza di elasticità sui tempi.
Esulta il Movimento 5 Stelle, i deputati pentastellati sono convinti che il provvedimento porterà il taglio delle bollette; mentre il Partito Democratico rivendica l’inserimento dell’emendamento per garantire sufficienti fondi europei per la transizione.