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Tadej Pogacar ha conquistato il suo primo Giro d’Italia alla sua prima partecipazione. Il corridore della squadra dell’UAE Team Emirates è riuscito a centrare la prima metà dell’obiettivo, ovvero quella di realizzare la doppietta Giro-Tour. Lo sloveno sin dallo scorso anno ha messo nel mirino questo grande obiettivo e al Giro d’Italia ha realizzato quasi una grande impresa: 20 giorni in maglia rosa in 21 giorni. La sua forza è stata straripante: sin dalla seconda tappa ha dettato legge andando a vincere sul Santuario di Oropa, la cronometro di Foligno, a Prati di Tivo, Santa Cristina Valgardena e a Bassano del Grappa. Sono state tappe dominate senza pietà andando a concretizzare una vittoria con delle fondamenta più che eccelse.

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Tadej Pogacar sin dall’inizio della stagione ha voluto testarsi per questa edizione del Giro d’Italia e la UAE Team Emirates è stata tutta al suo fianco. Sin dal suo approdo nella squadra emiraterina, lo sloveno ha dato il suo meglio sin dal 2019 quando ha ottenuto 8 vittoria sino ad arrivare diciassette dello scorso anno e quattordici in questa annata. “Pogi” ha un palmares di tutto rispetto: due Tour de France (nel 2020 e nel 2021), un Giro d’Italia (nel 2024), due Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2021 e nel 2024), tre Giri di Lombardia (nel 2021, nel 2022 e nel 2023), un Giro delle Fiandre (nel 2023), due edizioni della Tirreno-Adriatico (nel 2021 e nel 2022), due Strade Bianche (nel 2022 e nel 2024), due UAE Tour (nel 2021 e nel 2022), una Parigi-Nizza (nel 2023), un’Amstel Gold Race (nel 2023), una Freccia Vallone (nel 2023), la medaglia di bronzo in linea ai Giochi olimpici 2020 e la medaglia di bronzo in linea ai Mondiali 2023.

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Seppur un classe 1998, Tadej Pogacar ha quasi distrutto ogni record: infatti avendo già conquistato due grandi giri d’Italia gli mancherebbe solo la Vuelta di Spagna. Inoltre ha quasi vinto tutte le classiche di monumento (manca all’appello solo la MilanoSanremo). In pochi anni ha cannibalizzato il mondo delle due ruote a pedali esprimendo un ciclismo di altissimo livello. I paragoni non mancano: chi lo ha nominato nuovo Eddy Merckx, chi Felice Gimondi e persino nuovo Marco Pantani. Tadej è semplicemente Tadej: un ragazzo che regala sorrisi a tutti gli amanti del ciclismo e la sua innata passione lo sta portando nell’Olimpo dei più grandi.

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Tadej Pogacar porta con sé quella leggiadria che il ciclismo aveva bisogno, ovvero quella spensieratezza che serviva per riaccendere la passione. La UAE Team Emirates ha trovato un corridore ideale in ogni situazione e persino noi italiani appena vediamo passare lo sloveno ci mettiamo davanti alla TV o per strada ad emozionarci. Questa situazione avviene solo coi più grandi: andando al passato più recente Vincenzo Nibali è riuscito a far sciogliere il cuore di tutti i tifosi del mondo. Tadej sta riuscendo in questo: è rispettato in gruppo, ben voluto dai colleghi e soprattutto cordiale con tutti. A Giulio Pellizzari della VF Bardiani CSF Faizané ha regalato gli occhiali e maglia rosa dopo il traguardo, ad un bambino la sua borraccia. Un corridore che sa come farsi volere bene e che tutti noi abbiamo bisogno.

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Tadej è entrato di diritto nelle leggende del ciclismo moderno: e se riuscirà a realizzare la mitica doppietta avremmo difronte al più grande corridore di questa generazione. Pogacar ha tutte le carte in regole per poter asfaltare ogni record possibile e soprattutto è un uomo da cui trarre ispirazione. Seppur per qualche istante regala emozioni come lo facevano Peter Sagan, Fabian Cancellara, Tom Boonen (per citarne solo alcuni), Pogacar è riuscito a conquistare la Slovenia in pochi mesi, ma soprattutto a detronizzare Primoz Roglic. Prima dell’approdo di Pogi, Roglic era la star numero uno, adesso è il primo degli sconfitti.

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Eppure per una manciata di chilometri (la distanza tra Komenda città natale di Pogacar) e Udine è di 175 chilometri circa) Tadej poteva essere italiano. Corsi e ricorsi storici che avanzano come sempre, ma la cosa più importante è vedere, ammirare, sorridere, emozionarsi per un corridore come “Pogi”. Adesso ci saranno pochi giorni per potersi rilassare per poi entrare in modalità Tour de France per giocarsela con Jonas Vingegaard che l’anno scorso e due anni fa lo ha battuto. Col danese ci sarà da sicuramente da divertirsi visto che questa rivalità sta entusiasmando tutti. E’ tempo di festa per la UAE Team Emirates, per Tadej e per i suoi tifosi, ma l’obiettivo adesso sarà puntato dal 29 giugno con la partenza in Italia… Che ci sia il destino di mezzo?