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E’ passato un anno dalla tragedia di Cutro, avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 un caicco partito dalla Turchia con circa 180 migranti è naufragato nelle acque del crotonese.
Il sinistro marittimo ha avuto come conseguenza 94 morti e circa 11 dispersi.
Ieri, domenica 25 febbraio, a Crotone si è svolto un corteo dove si è chiesta la verità sulla tragedia e i familiari delle vittime hanno affisso uno striscione con la scritta “Mai più stragi di migranti nel Mediterraneo”.
A un anno di distanza dalla tragedia i superstiti e i parenti delle vittime hanno fatto hanno annunciato che faranno una causa civile risarcitoria contro il Governo italiano una volta conclusa l’inchiesta penale.
Ad annunciarlo, secondo quanto riportato da Tgcmo24, è stato Zahra Barati un familiare di una delle vittime nel corso di una conferenza stampa a Crotone.
“Vorrei fare un’ultima richiesta ai giornalisti. Diffondete le nostre richieste perché finora la premier Giorgia Meloni non ha rispettato la promessa di spendersi per riunire le “nostre famiglie”. Siamo certi che in questi giorni i nostri messaggi sono arrivati alla premier. È passato un anno ed è impossibile che il governo non abbia saputo ciò che è stato organizzato qui”.
La causa, oltre al Governo, potrebbe essere estesa anche a Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.