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Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, si trova in missione a Tunisi per cercare soluzioni in merito all’emergenza finanziaria e porre fine alle tensioni interne, che, stanno avendo come conseguenza gli sbarchi dalle coste tunisine.

Agenda ricca di appuntamenti quella di Paolo Gentiloni.
Nel corso del suo soggiorno in Tunisia, il Commissario europeo, dovrà incontrare le istituzioni della nazione nord africana come la premier Najla Bouden e il governatore della Banca Centrale Marouane Abassi.
In corso, il primo dei colloqui di Gentiloni, che, nel pomeriggio, incontrerà il presidente della Tunisia Kais Saied.

A tenere banco ci sono le riforme socio-economiche da rispettare per sbloccare gli aiuti economici.
E’ previsto, infatti, un prestito da 1,9 miliardi di dollari destinati alla Tunisia ma congelato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) per volere degli USA.
“Siamo pronti a prendere in considerazione un’ulteriore assistenza macrofinanziaria.
Vogliamo aiutare la Tunisia a generare una crescita economica sostenibile –prosegue il Commissario Gentiloni-.
Nuovi posti di lavoro e migliori opportunità per i tunisini, in particolare per le donne e i giovani”.

Sulla questione c’è il pressing del Governo italiano per sbloccare questi fondi il più presto possibile.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, propone una dilazione in tranches: “Diamo almeno i primi aiuti in attesa delle riforme e di una verifica dei passi avanti.
Ormai è un cane che si morde la coda, l’emergenza finanziaria alimenta quella dei migranti”.