Nuove misure per rafforzare la capacità dell’UE di prevenire e controllare l’insorgenza di malattie trasmissibili e affrontare le minacce sanitarie transfrontaliere,
gli eurodeputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio sulla proroga del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) con 542 voti favorevoli, 43 contrari e 9 astensioni.
La nuova normativa mira a rafforzare la capacità dell’UE di prevenire le epidemie di malattie trasmissibili, prepararvisi e gestirle.
L’ECDC collaborerà con la Commissione europea, le autorità nazionali, gli organi dell’UE e le organizzazioni internazionali per garantire la coerenza e l’integrazione di tutte le misure adottate.
Per generare dati tempestivi e comparabili, il Centro coordinerà anche la standardizzazione delle procedure di raccolta, convalida, analisi e diffusione dei dati a livello dell’UE.
“L’ECDC formulerà raccomandazioni per rafforzare la capacità dei sistemi sanitari – ha sottolineato la relatrice, Joanna Kopcińska (ECR, PL) – ed avrà un ruolo nello sviluppo di indicatori sanitari che aiuteranno a gestire e a rispondere alle minacce poste dalle malattie trasmissibili nonché ai relativi problemi di salute pubblica. Il Centro verrà attrezzato meglio per fornire competenze scientifiche solide e indipendenti e sostenere azioni di prevenzione, preparazione e risposta alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero”.
L’ECDC sarà infatti incaricato di monitorare la capacità dei sistemi sanitari nazionali di individuare e prevenire i focolai di malattie trasmissibili e rispondervi, individuare le lacune e formulare raccomandazioni basate su dati scientifici.
Con 544 voti favorevoli, 50 contrari e 10 astensioni, il Parlamento ha anche adottato un altro accordo su una serie di misure che consentiranno all’UE di prevenire più efficacemente le minacce sanitarie transfrontaliere gravi e reagire in maniera più incisiva.
Le nuove norme si prefiggono di migliorare la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello UE e nazionale. Consentiranno alla Commissione di dichiarare formalmente un’emergenza di sanità pubblica a livello dell’Unione e favoriranno una maggiore cooperazione all’interno dell’UE, rendendo possibile lo sviluppo tempestivo e la costituzione di una riserva di contromisure mediche.
“Questa normativa risponde chiaramente al 74% dei cittadini europei che desiderano un maggiore coinvolgimento dell’Europa nella gestione delle crisi. L’Unione europea della salute – ha spiegato la relatrice, Véronique Trillet-Lenoir, (Renew, FR) – si sta costruendo passo dopo passo. Porteremo avanti questo progetto nell’ambito delle discussioni su una futura convenzione sulla revisione dei trattati dell’Unione”.
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