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di Antonio Napoletano

Giustizia, riforma del sistema penitenziario: sono alcuni dei punti del programma elettorale di Unione popolare, movimento guidato da Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli.

A parlarne è Domenico Ciruzzi, avvocato, patrocinante in Cassazione, candidato alla Camera dei Deputati, nel collegio Napoli-Fuorigrotta. “La difesa dei diritti del singolo costituisce la pre-condizione per garantire i diritti collettivi della società”, esordisce Ciruzzi. “Negli ultimi anni, attraverso l’inasprimento delle politiche repressive, di cui i decreti sicurezza costituiscono l’ultimo nefasto esempio” evidenzia “sono state colpite sempre più duramente le lotte sociali e i tentativi di riconquistare il rispetto dei diritti fondamentali”. Unione Popolare si dichiara pronta ad impegnarsi per “riportare il sistema repressivo nell’alveo che gli è proprio. Cioè quello di extrema ratio, anche attraverso la depenalizzazione di numerosi reati e condotte di scarso allarme sociale”, spiega Domenico Ciruzzi. “Il moltiplicarsi delle fattispecie di rilevanza penale – aggiunge – non ha contribuito certamente a garantire maggiore sicurezza nelle città. Di contro, ha determinato un numero spropositato di processi, sostanzialmente inutili, che hanno rallentato il sistema giustizia, svilendo i diritti dei cittadini”.

Sulla riforma del sistema penitenziario, Ciruzzi osserva: “Le carceri attualmente non sono in grado di assolvere la funzione rieducativa sancita dalla Costituzione”, rappresentando, di contro, delle vere e proprie “discariche sociali”. Colpendo i soggetti più deboli della società che escono senza alcuna prospettiva “se non quella di tornare presto nelle maglie di una giustizia divenuta forte con i deboli e debole con i forti”, denuncia Ciruzzi.

Infine, esprime piena solidarietà a Rita Bernardini che “da 27 giorni ha intrapreso lo sciopero della fame per protestare contro l’emergenza dei suicidi in carcere (59 dall’inizio dell’anno): una tragedia sociale agghiacciante”.