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Nelle ultime ore sta facendo il giro del web un video che denuncia comportamenti a dir poco inappropriati compiuti dalle forze dell’ordine.

Il filmato in questione è stato pubblicato su Instagram da Chen Chaohao, un ragazzo di origini cinesi, nato e cresciuto nel nostro Paese. L’episodio mostrato da Chen risale a due giorni fa ed è avvenuto a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, proprio all’esterno dell’esercizio commerciale del ragazzo.

Per questo motivo Chen mostra sui suoi social parte di un video registrato dalle telecamere installate in prossimità del suo negozio. E le immagini che appaiono mettono davvero i brividi. Per facilitare la comprensione del video ai suoi followers, il ragazzo spiega l’accaduto nella descrizione apposta al filmato.

Il racconto di Chen

“Ieri, nel tardo pomeriggio, una signora ha rotto di proposito un accessorio nel mio negozio. Non voleva pagarlo, tuttavia non l’abbiamo costretta a pagare. La signora, di sua iniziativa ha chiamato la Polizia di Frattamaggiore che, dopo aver semplicemente identificato la signora, l’hanno rilasciata”.

Così esordisce Chen, spiegando che successivamente la donna in questione sia rimasta in macchina ad osservare quanto accadeva a lui, con un sorriso beffardo. Chen continua: “A me hanno chiesto i documenti. Purtroppo non li avevo con me, avendoli lasciati a casa. Avevo soltanto la foto del documento sul cellulare, ma non l’hanno considerata spiegando che i documenti sul cellulare degli stranieri possono essere falsificati”.

Nonostante Chen sia nato e cresciuto in Italia, la Polizia lo definisce uno straniero, semplicemente per i suoi tratti tipicamente asiatici.

“Mi è stato detto di dover presentare i documenti subito o di dover andare in caserma. Premetto che sarei entrato in auto senza esitare se non mi fosse stata esplicitata una differenza razziale. L’ufficiale infatti ribadiva che un italiano può girare senza documenti, mentre io no. Dunque una persona che non sembra esteticamente italiana non può permettersi di camminare senza documenti“.

Poi precisa: “Nessuno dovrebbe camminare senza documenti, senza distinzione, la legge è uguale per tutti”.

Spiega infine ciò che si vede nel filmato da lui reso pubblico:Sono stato aggredito e costretto con la forza ad entrare in auto. Mi hanno messo le manette, neanche avessi commesso chissà quale reato. Stavo solo difendendo i miei diritti con orgoglio. In commissariato sono stato privato del mio cellulare per controllare se avessi il registratore. Dopodiché hanno insultato la mia razza e mi hanno chiamato “Cinese di merda”…. per poi scrivere il verbale con le loro ragioni, ma non la realtà accaduta”.

Il video:

Nel video si vede anche una donna che va in suo soccorso e chiede aiuto ai passanti. Nelle ultime 18 ore al ragazzo sono arrivati centinaia di commenti di supporto. Tra coloro che hanno voluto esprimere solidarietà, anche Brett Lloyd, autore e fotografo professionista, che ha scritto sotto il suo post: “I’m here for you, Chen” (“Sono qui per te, Chen n.d.r.).