Strega comanda colore… arancione. Ennesimo probabile cambio per alcune regioni italiane.
Le varianti
Con le varianti ormai da tempo in circolo anche in Italia e i contagi che non accennano a calare, da domenica almeno sei regioni rischiano di finire in arancione. Basti pensare alla notizia di pochi giorni fa di un’ennesima variante, la prima registrata in Italia, scoperta a Napoli dal risultato del tampone di un uomo di ritorno dall’Africa. E poi c’è l’Abruzzo che sembra invece destinato addirittura in zona rossa.
La nuova cabina di regia
La certificazione arriverà però soltanto con la pubblicazione dei nuovi dati del monitoraggio, mentre il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi è già al lavoro. L’obiettivo è quello di creare una cabina di regia dei ministri che tenga conto di due aspetti, quello normativo legato ai provvedimenti, ma anche di quello economico per evitare un nuovo caso come quello che ha riguardato l’ennesimo rimando della riapertura degli impianti sciistici. Sul tavolo anche le nuove misure che dovranno essere prese già dalla prossima settimana quando scadrà il decreto che vieta lo spostamento tra regioni, già prorogato una prima volta proprio fino al 25 febbraio. L’attesa è tutta rivolta dunque a venerdì prossimo quando saranno pubblicati i nuovi dati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità.
Le Regioni a rischio
Le regioni più a rischio sono Lombardia (dove da oggi quattro comuni sono in lockdown), Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Marche. La situazione più delicata è quella dell’Abruzzo dove ci sono già due province in zona rossa, quelle di Pescara e Chieti. Da venerdì, però, c’è il serio rischio che l’intera regione sfori l’indice Rt 1.25 (il limite per passare in rosso).
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