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Sono arrivate le “Regole anche per gli influencer” che dovranno rispettare le norme previste dal Testo unico sui servizi media e audiovisivi: lo ha stabilito l’Autorità per le Comunicazioni prima del caso Chiara Ferragni. Trasparenza e regole anche per la pubblicità: l’attività degli influencer deve rispettare le regole di diffusione di contenuti e di pubblicità come un qualsiasi media.

Gli influencer devono riportare “una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo immediatamente riconoscibile”. Misure anche in materia di comunicazioni commerciali e di tutela dei diritti della persona, con un meccanismo di richiami e ordini per la rimozione o adeguamento dei contenuti.
Insomma sono al pari degli altri media perchè producono e diffondono pubblicamente contenuti audiovisivi, quindi hanno la “responsabilità editoriale” per la condivisione di video e social media”. L’Agcom dunque ha dettato le linee guida atteso che la disciplina nazionale e la regolamentazione dell’Autorità in materia di contenuti generati dagli utenti distribuiti su piattaforme di condivisione video, le linee guida sono indirizzate a quegli influencer che raggiungono, tra l’altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e che “hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2%”. Vale a dire che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati.

Al di là della decisione attuale dell’Agcom per l’Italia, la maggior parte dei Social prevedeva comunque nelle linee guida e nelle policies di segnalare quando un contenuto era pubblicità ad un prodotto (con la dicitura ad/adv.

L’aria sta cambiando? Si spera che altri “cambiamenti urgenti” nel mondo “online” siano presi in considerazione per la tutela dei lavoratori, dei giornalisti e per la sicurezza dei giovani.