Dopo l’incontro col premier greco Kyriakos Mtsotakis dello scorso 6 marzo, coinciso con l’attacco dell’esercito russo al porto di Odessa a pochi metri da dove si trovavano i due leader, Volodymyr Zelensky quest’oggi sarà ad Istanbul in visita ufficiale.
L’ultima volta in cui il presidente dell’Ucraina si è recato in Turchia è stata il 9 luglio 2023 e, in quell’occasione, Zelensky riportò in patria col suo volo i cinque comandanti del reggimento Azov che avevano resistito all’assedio dei russi all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
I cinque militari ucraini si trovavano si trovavano prigionieri Turchia in seguito ad uno scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev.
Nell’incontro odierno, secondo quanto dichiarato dalla Direzione delle comunicazioni della Turchia citata da Anadolu e riportato da Adnkronos, Volodymyr Zelensky e il presidente turco Erdogan discuteranno dei legami bilaterali tra le due nazioni, la guerra con la Russia, e gli ultimi sviluppi sull’accordo sul grano e gli ultimi contatti riguardanti il riavvio di un corridoio sicuro nel Mar Nero
In serata i due capi di Stato terranno una conferenza intorno alle 19:00 (le 17:00 italiane ndr).
Ipotesi tregua
Intervistato dal noto giornalista Bruno Vespa nel corso del talk show “5 minuti“, in onda su Rai Uno, il presidente dell’Ucraina ha parlato dell’andamento del conflitto e in particolare della possibilità di una tregua, come riportato da Adnkronos.
“Un conflitto congelato, come lo sarebbe il nostro dopo una pausa nei combattimenti, sarebbe un grande problema per l’Ucraina e anche per tutta l’Europa. Noi lo abbiamo già vissuto, dopo l’occupazione della Crimea e il conflitto nelle regioni di Donetsk e Luhansk. E’ una situazione simile a quella che propongono alcuni leader e media. Non sarebbe una vera pausa, ma una pausa in favore di Putin, che servirebbe a lui per rafforzarsi, approvvigionarsi dall’Iran e dalla Corea del Nord, reclutare altri militari.
Sarebbe proprio come dopo il 2014, quando il conflitto congelato ha concesso a Putin di rafforzarsi e lanciare una guerra su larga scala. Il suo scopo non solo alcuni territori dell’Ucraina, ma l’intera Ucraina. Lui vuole distruggere tutto il Paese a annetterlo alla Russia, con la violenza o con strumenti politici come ha fatto in Bielorussia, dove controlla tutto, anche la polizia e i militari”.
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