Nucleare Iran, incontro a Istanbul tra Teheran e Europa il 25 luglio
Dopo la guerra dei dodici giorni, che ha visto attacchi massicci da parte di Israele e degli Stati Uniti contro le principali strutture nucleari iraniane, il regime di Teheran aveva sospeso la cooperazione con l’organo di controllo dell’ONU. A poco più di un mese di distanza da quell’operazione Rising Lion dello Stato ebraico e da tutte le conseguenze che ne sono seguite, arrivano i primi segnali di disgelo.
Venerdì 25 luglio, a Istanbul, si terranno i negoziati sul nucleare tra l’Iran e le tre principali potenze europee: Germania, Francia e Regno Unito. A riferirlo è stato un portavoce del ministero degli Esteri iraniano, come riportato dalle agenzie russa Tass e turca Anadolu. All’incontro prenderanno parte esclusivamente i viceministri degli Esteri.
Un evento incoraggiante, visto che i primi negoziati, ripresi ad aprile, erano stati interrotti dopo l’attacco israeliano del 13 giugno e il successivo raid statunitense del 22 giugno. Nei giorni scorsi, gli E3 (Francia, Germania e Regno Unito), insieme a Washington, avevano fissato la fine di agosto come termine ultimo per raggiungere un accordo con Teheran sul programma nucleare. In caso contrario, sarebbe scattato il cosiddetto “snap-back”, ovvero il ritorno delle sanzioni ONU sospese nel 2015 dopo l’intesa con l’amministrazione Obama, poi abbandonata da quella repubblicana guidata da Donald Trump.
Ora l’Iran si dice pronto a ribadire il proprio impegno al Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e la volontà di trovare una soluzione diplomatica. Dopo l’incontro di venerdì con i tre Stati rappresentanti della Troika europea, non esclude un nuovo dialogo con gli Stati Uniti. Nel frattempo, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha incontrato a Mosca il consigliere nucleare della Guida suprema iraniana, Ali Larijani, confermando il sostegno a un accordo che limiti l’arricchimento di uranio da parte dell’Iran.