Putin a Fico: “Consenso possibile su sicurezza Ucraina, ma Nato resta esclusa”
Il presidente russo Vladimir Putin nella giornata di ieri — martedì 2 settembre — si è recato in visita ufficiale a Pechino, dove è stato accolto dal leader cinese Xi Jinping nella Grande Sala del Popolo. Tra le due nazioni, un tempo capisaldi del comunismo e oggi superpotenze economiche, i rapporti restano solidi: Xi, come riportato dall’Ansa, ha definito il capo del Cremlino un “vecchio amico” e ha sottolineato come le relazioni tra Cina e Russia abbiano “resistito alle mutevoli circostanze internazionali”, diventando esempio di “cooperazione vantaggiosa e coordinamento strategico”.
Sul fronte energetico, Gazprom ha firmato un accordo vincolante per la costruzione del Power of Siberia 2, gasdotto che collegherà la Russia alla Cina attraverso la Mongolia, e per la rotta dell’Estremo Oriente che, dal 2027, incrementerà i flussi annuali verso Pechino di altri 10 miliardi di metri cubi.
Nella capitale cinese inoltre è andato in scena anche il bilaterale tra il leader del Cremlino e il premier slovacco Robert Fico. Durante il confronto, Putin, stando a quanto diffuso dall’agenzia di stampa russa Tass e riportato dall’Ansa, ha affrontato il nodo ucraino dichiarando che Mosca “non è mai stata contraria all’adesione di Kiev all’Unione Europea”. Tuttavia, ha ribadito che la Nato “riguarda la sicurezza a lungo termine della Russia” e per questo rappresenta una questione completamente diversa. Il presidente russo, ha aggiunto che “ci sono opzioni per garantire la sicurezza dell’Ucraina in caso di fine del conflitto” e che vi è la possibilità “di trovare un consenso”, ricordando come il tema sia stato discusso anche con Donald Trump ad Anchorage. Il capo del governo slovacco incontrerà venerdì 5 settembre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, all’indomani dell’attesissima riunione della coalizione dei volenterosi.