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La volontà di emergere. Far emergere un caos calmo.
Sandro Veronesi. Le tante, infinite riflessioni di un Uomo nel pieno di un dramma. Violento e devastante.
La morte improvvisa della compagna, la responsabilità della figlia.

“Mi chiamo Pietro Paladini, ho quarantatré anni e sono vedovo”. Si presenta così il protagonista di Caos calmo. Un uomo apparentemente realizzato, con un ottimo lavoro, una donna che lo ama, una figlia di dieci anni.
Riorganizzare l’esistenza. Rivedere attimo dopo attimo il Senso altissimo del Tempo.
Nuova visione.
Il trauma che ti accende. Ti costringe.
La Reversibilità.
Guardare le “cose” da poli opposti.
Nord e sud.
Educazione alla visione.
Non attendete un cazzotto in un occhio per poter apprezzare ed amare la Bellezza.
È una storia che educa.
Spinge a vedere prima che sia tardi.
Prima che la vita faccia da sé.
Pietro
salva la vita ad una sconosciuta. Accade l’imprevedibile e tutto cambia. La vita si presenta.
Inizia un corso nuovo.

L’auto diventa rifugio.
Salotto di confidenze.
Dinanzi alla scuola della figlia, e per Piero inizia l’epoca del risveglio.
Trascendenza. Osservando il mondo dal punto in cui si è inchiodato, scopre a poco a poco il lato oscuro degli altri. Gli estranei.
I capi, i colleghi, i parenti e di tutti quegli sconosciuti che gli ronzano sotto il naso. Ciascuno sotto il peso del proprio fardello. Accorrono e son soccordi. Puntualmente cedono dinanzi alla questa incomprensibile calma.
Il caos che si fa, poco a poco calma.
Il mare in tempesta ritrova la bonaccia.
Metafora perfetta di un terremoto che poco a poco si assesta.
È cosi la vita di chi si scontra con la Natura. La storia di Pietro si fa immensa. Contiene tutti, li guida, li ispira. Pietro tira a sé il secchio dal fondo del pozzo. Piano, senza alternative, determinando le condizioni per un finale inaudito, eppure del tutto naturale. Si approda alla più semplice delle verità. Accettazione della natura umana nella sua banale, eroica confusione di forza e debolezza.
Si torna alla vita vera.
Padrona reale.

In realtà ognuno dei comprimari, finirà per raccontargli i propri mali.
Pietro ascolta e sembra proseguire nel suo “caos calmo”. La vita pian piano si riappropria di lui e così inizia il suo risveglio.
Vita nuova.