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Il dente di leone o scientificamente Tarassaco è una pianta che si trova spesso, un pò ovunque.

Da piccola, quando la vedevo, la raccoglievo subito per poter esprimere un desiderio. Crescendo mi son detta che non c’era bisogno di uccidere un altro essere vivente per far avverare i miei desideri.

Non è semplice far avverare i desideri; se ripenso a ieri, ricordo che è stato difficile arrivare ad oggi. Per arrivare ad oggi ho attraversato la strada correndo, senza guardare, inseguendo un piccolo barlume di felicità e sono stata investita da un dolore fortissimo. Il dolore lo senti, lo vedi, lo tocchi, lo ascolti.

Il dolore si manifesta quando meno te lo aspetti, ti lascia un buco nel bel mezzo del petto e ti logora da dentro, non ti fa ragionare, ti fa perdere le priorità.

Dente di leone

Era mezzanotte e stavo camminando. Avevo le cuffiette e la musica sparata a tutto volume. Con la musica non si sente il dolore al petto.

“Più cammino veloce più il dolore si sposta”, pensai. Scende dal petto, arriva alle gambe, ai piedi ed infine arriva al suolo. Uscendo dal mio corpo. Stavo camminando, sull’orlo dell’ennesima crisi. Ma perché fai così?

È una reazione esagerata.

Calmati. Calmati. Calmati.

Sono passati giorni e quel dolore non va via. Come faccio a farlo andare via?

Stavo camminando, implorando al mio cuore di spegnersi ed al mio cervello di tacere.

Come faccio a far andare via il dolore? Questo dolore orribile. Un dolore che non andrà via facilmente, perché non è legato ad una persona. Questo dolore è mio. Inchiodato al mio petto.

Stavo camminando, ti ho visto di sfuggita, ti ho superato e ho pensato subito: “che strano?!”

Allora sono tornata indietro a fissarti per qualche secondo, indecisa se strapparti dal suolo o lasciarti vivere ancora un po’.

Ma sono stata egoista. Ti ho strappato la vita cercando di trarne beneficio per la mia.

Ti ho contemplato, ti ho fotografato, ho pensato che fossi meraviglioso tra le mie mani.

E alla fine ho espresso il mio desidero.

Il desiderio sbagliato.