Guinness Women’s Six Nations, Gaia Maris: “Con la Scozia vittoria frutto del lavoro. Continuiamo il percorso passo dopo passo”
Guinness Women’s Six Nations, Gaia Maris: “Con la Scozia vittoria frutto del lavoro. Continuiamo il percorso passo dopo passo”.
La Nazionale italiana femminile si è sbloccata, il successo di Edimburgo con la Scozia per 25-17 è il segnale di come il lavoro delle ragazze di Fabio Roselli e del suo staff stia dando i suoi frutti.
- Gaia Maris, pilone dell’Italia e del Valsugana Rugby Padova: “Il match è stato preparato in maniera tatticamente perfetta. C’è stato tantissimo lavoro di videoanalisi, sia individuale sia collettiva. Contro la Scozia è sempre una partita particolare perché è una squadra molto simile a noi, è un po’ come guardarsi allo specchio. Vincere, soprattutto in casa loro, è stato bellissimo. L’Italia ha preso le redini del match grazie a un’ottima difesa. Era il vostro obiettivo? – Sicuramente possiamo fare ancora meglio e dobbiamo sistemare ancora dei dettagli, soprattutto dal punto di vista della costanza. Non dobbiamo avere momenti di ribasso ma mantenere lo stesso livello per 80’. Però sì, c’è stato tanto lavoro, abbiamo preparato tutto bene e alla fine in campo si è visto. Abbiamo fatto bene ciò che avevamo preparato. In mischia com’è andata? – Molto meglio rispetto all’Irlanda. Personalmente quando sono entrata ho fatto un po’ di fatica nella prima mischia ma poi è andata bene. Stiamo migliorando tanto e anche qui i risultati si vedono. La mischia scozzese poi è particolare: se le altre squadre sono impegnative soprattutto dal punto di vista fisico, la Scozia lo è sul piano tecnico. –
- In che modo vi avvicinate a uno dei match più difficili del torneo, contro la Francia? – Dobbiamo continuare il nostro percorso un passo alla volta, correggendo le cose che non hanno funzionato contro la Scozia: ci sono stati degli errori dettati dalla mancanza di precisione e dalla fatica. L’obiettivo è rendere sempre più preciso il nostro modo di giocare, crescere insieme e migliorare sempre di più il nostro gioco. Contro la Scozia sei arrivata a 35 caps, a soli 23 anni. Una bella responsabilità… – È una cosa molto bella, soprattutto perché significa far parte da tanto tempo di un gruppo bellissimo, che è la cosa più importante. Se penso agli esordi mi sento molto più sicura di me. In generale, si sta creando davvero una bella sintonia di squadra: siamo un gruppo molto eterogeneo, ci sono tante giocatrici di esperienza e molte giovani e questo rende tutto ancora più bello. Hai tanti caps ma sei ancora molto giovane: in quale gruppo ti metteresti? – Beh diciamo che posso stare un po’ nel mezzo, come la seconda figlia quella più grande e quella più piccola” (ride, ndr).

Giornalista, Libero Professionista, rugbista.