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E’ sbarcato a Torino il nuovo allenatore per la stagione 2021/22. Il croato Juric che bene ha fatto nel Verona arriva firmando un triennale a 2 milioni netti a stagione ma le perplessità sul Guardiola di Spalato sono enormi.  

Non ce ne voglia il mister croato ma i dubbi su una possibile convivenza pacifica tra il “pluri Banfer” Presidente granata Cairo autore di parole e promesse memorabili rimaste tali ed il vulcanico allenatore sono davvero tanti. Il ritorno al passato ricorre nei pensieri di molti con l’esperienza di Sinisa Mihajlovic assai turbolenta nota a tutti gli addetti ai lavori durante il biennio granata.

La rabbia per il mancato rinnovo che sarebbe stato più che meritato di Davide Nicola aggiunge ulteriore benzina su un fuoco già ben acceso. Forse il tecnico della salvezza granata avrebbe meritato una nuova chance con una squadra costruita su sua indicazione considerando peraltro dov’era il Torino quando subentrò alla guida tecnica. Una squadra completamente sfiduciata e priva di gioco il suo arrivo ne ha condizionato pesantemente il risultato sistemando la squadra sia dal punto di vista tattico che mentale. 

Nessuno mette in discussione le capacità di Juric ma il nostro timore è più che mai fondato anche alla luce dei guai finanziari e societari che potrebbero cadere sulla testa del Presidente Cairo con il nodo del fondo Blackstone.

Per giunta il Torino è squadra quasi completamente da rifondare mentre i soldi sono pochi per non dire quasi nulla. Nel parco giocatori gli unici ad avere mercato sono o svincolati o in scadenza e quindi monetizzare per poi reinvestire compito durissimo. 

Su tutti grava il nodo Belotti. Il bomber della Nazionale andrà in scadenza il prossimo anno e la sua valutazione in caso di potenziale vendita potrebbe non superare i 20/25 milioni di Euro. Il rinnovo sembra davvero sempre più lontano a meno di repentini cambi dirigenziali o meglio ancora di proprietà. Il difensore camerunense Nkoulu andrà via invece a parametro zero, mentre per il resto della squadra nessun giocatore ha appetibilità tale da poter finanziare un mercato che dovrebbe essere consistente ed importante.

Insomma per il neo tecnico granata si prospetta un compito davvero arduo anche grazie ad una dirigenza mai parsa adeguata ad una qualsiasi squadra professionistica. Noi tutti gli auguriamo comunque un sincero in bocca al lupo con la speranza che anche a Torino i miracoli esistano.