Il colpo di mercato che ha scosso la NBA: Luka Dončić ai Los Angeles Lakers, Anthony Davis ai Dallas Mavericks, per la gioia di Lebron James (forse). Uno scambio che cambia gli equilibri della Western Conference e solleva una domanda cruciale: possono davvero convivere due giocatori che amano avere il pallone tra le mani?
Doncic e Lebron James, due stelle con lo stesso DNA
Dončić e LeBron sono due playmaker naturali, pur avendo ruoli diversi sulla carta. Entrambi costruiscono il gioco, leggono il campo con una visione fuori dal comune e prediligono un sistema in cui il pallone passa costantemente dalle loro mani. Questo potrebbe sembrare un problema, ma la NBA moderna ha già dimostrato che due playmaker dominanti possono coesistere (vedi Steph Curry e Kevin Durant ai Golden State Warriors o James Harden e Chris Paul ai Rockets del 2018). La chiave sta nel bilanciare i possessi e nel trovare il giusto ritmo offensivo.
A 39 anni, LeBron James non ha più bisogno di gestire ogni possesso come faceva ai tempi di Cleveland o Miami. Già con Anthony Davis, il Re aveva delegato una parte della regia offensiva, scegliendo quando prendersi il palcoscenico e quando lasciare spazio ai compagni. Con Dončić, il discorso potrebbe essere simile: Luka potrebbe prendersi il controllo dell’attacco per lunghi tratti, mentre LeBron si concentrerebbe su situazioni di mismatch, transizioni e momenti chiave della partita.
Un attacco fluido e imprevedibile ma la difesa…
L’arrivo di Dončić porta ai Lakers un’arma offensiva di primo livello, capace di segnare e creare per i compagni. Se il coaching staff riuscirà a integrare un sistema in cui entrambi possano alternarsi nella gestione del pallone, Los Angeles potrebbe avere un attacco devastante. Inoltre, LeBron ha migliorato notevolmente il suo tiro da tre punti negli ultimi anni, permettendogli di giocare più off-ball rispetto al passato.
Se in attacco la convivenza potrebbe funzionare, in difesa il discorso cambia. Dončić non è mai stato un grande difensore, e senza Davis come ancora difensiva, i Lakers dovranno trovare altre soluzioni per proteggere il ferro. Sarà cruciale che il front office trovi un centro solido e difensivo per compensare l’assenza di AD. Inoltre, LeBron potrebbe essere chiamato a uno sforzo maggiore nella fase difensiva, almeno nei momenti cruciali dei playoff.
Il successo dipende dal contesto
L’intesa tra Dončić e LeBron potrebbe non essere immediata, ma con il giusto sistema di gioco e gli interpreti adatti, i Lakers hanno il potenziale per diventare una delle squadre più forti della NBA. Luka è il futuro, LeBron è ancora il presente: se riusciranno a trovare un equilibrio, Los Angeles potrebbe avere un attacco inarrestabile e puntare con forza all’anello.
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