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Allo Stadio Giuseppe Meazza l’Inter ha battuto l’Atalanta per 4-0 grazie alle reti di Djimsiti autogol, Barella e doppietta Thuram, match valido per il secondo anticipo della terza giornata di Serie A. Una vittoria devastante dell’Inter che non ha dato spazio a nessuna possibile opzione di rivalsa da parte della Dea. Un trionfo largo e spietato per il club neroazzurro di Milano. Atalanta ridimensionata dopo questa pesante sconfitta che dopo quella contro il Real Madrid sembra una squadra diversa rispetto allo scorso anno.

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La prima occasione è stata dei padroni di casa con Barella che ha visto ottimamente Dimarco, ma il pallone non è stato calibrato al meglio. Rispetto alla gara contro il Genoa, i neroazzurri di Milano sono partiti ottimamente e questo è un segnale incoraggiante. La pressione dell’Inter è stata talmente urticante che al minuto 4 è andata in vantaggio: ottimo dialogo tra Mkhitaryan e Pavard ottima verticalizzazione per Thuram e Djimsiti ha deviato in porta cercando di salvare il tiro. Vantaggio Inter più che meritato (seppur si è giocato per poco tempo). Poco prima del decimo minuto Calhanoglu è stato respinto ottimamente da Carnesecchi.

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Da calcio d’angolo Pavard ha visto con la coda dell’occhio Barella e di giustezza ha spedito verso la porta per il 2-0 dell’Inter. Questa debacle dell’Atalanta è inaspettata e poco pronosticabile. La prima occasione della Dea è stata sui piedi di Retegui, senza però riuscirci. Al 25′ ancora l’ex Genoa è stato protagonista, ma Sommer è stato super efficiente. L’Inter dopo qualche minuto di tranquillità si è riaffacciata in area di rigore dell’Atalanta con Thuram: per il francese un palo dopo una deviazione di Djimsiti. Questa è la seconda volta che il transalpino ha sfiorato il gol senza però trovare fortuna. Al 40′ il neo arrivato Samardzic (che in passato è stato vicino all’Inter) ha sprecato di sinistro la palla del 2-1. Questa è stata l’ultima azione significante del primo tempo. Inter padrona in lungo e largo del campo senza giri di parole. Una vera e propria mattatrice in campo e l’Atalanta non è riuscita a capire nulla. Una vera e propria lezione di tattica questa di Simone Inzaghi nei confronti di Gasperini.

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La ripresa si è aperta con gli stessi effettivi, così come la musica al Meazza. Dopo qualche secondo Mkhitaryan ha sfiorato la rete dopo un bell’assist di Thuram. Ma la potenza offensiva del francese è scoppiata definitivamente al 48′ quando è riuscito a battere Carnesecchi vincendo così il suo personale duello. 3-0 e cala la notte sull’Atalanta. 2 minuti più tardi un lampo di Lautaro Martinez poteva far esplodere i tifosi dell’Inter, ma per il “Toro” la gioia è stata strozzata. Ospiti spariti dal campo e così facendo l’Inter ne ha approfittato nel trovare varchi come al 54′ con Barella senza però inquadrare la porta.

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Ma lo show dell’Inter non si è fermato: al 57′Thuram ha anticipato Zappacosta per battere ancora una volta il portiere dell’Atalanta. 4-0 e poker servito. Simone Inzaghi all’ora ha cambiato 2 uomini: fuori Bastoni per Carlos Augusto e Calhanoglu per Asllani. Gasperini in precedenza messo Toloi per Bellanova. La prima occasione di questo secondo tempo dell’Atalanta è stata nei piedi di Pasalic, ma pallone alta sopra la traversa. Al 70′ ci ha provato ancora Retegui, ma palla lontana dallo specchio della porta. L’Inter dopo aver spinto sull’acceleratore per circa 60 minuti ha tirato leggermente il fiato e la Dea ne ha approfittato per alleggerire la pressione e provare ad affacciarsi in area avversaria.

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Girandola di sostituzioni per entrambe le squadre: per l’Inter fuori Lautaro Martinez per Marko Arnautovic, Barella per Frattesi e Thuram per Taremi, mentre per l’Atalanta Zappacosta per Palestra, Samardzic per De Ketelaere. Ma questi cambi non hanno cambiato la sinfonia per la Dea: al minuto 82 Frattesi ha realizzato il gol del 5-0, ma il centrocampista è stato pescato in fuorigioco. Gli ultimi minuti sono stati di marca dell’Inter: prima Taremi è stato fermato per un soffio da De Roon e successivamente Arnautovic ha avuto l’occasione del 5-0. Dopo 4 minuti l’arbitro Matteo Marchetti ha decretato la fine del match.

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