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L’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Juventus, in programma domani alle ore 15. Ecco le dichiarazioni complete

Un giudizio sulla rosa dopo la fine del mercato?

“Perdiamo Nastasic ma rientra in piena corsa Ranieri, abbiamo quattro centrali, due mancini e due destri. Ranieri lo scorso anno ha fatto esperienza e un grande campionato a Salerno, si è guadagnato questa possibilità. Ne approfitto per salutare Matija, gran persona e professionista, gli faccio un in bocca al lupo. Abbiamo deciso di tenere Kouame, che tra ritiro e inizio stagione si è rivelato molto bravo. A malincuore rimarrà fuori Benassi, torna disponibile anche Zurkowski che potrà mettersi in mostra. Anche lui ha fatto bene lo scorso anno. Siamo questi, per affrontare le 17 partite da qui a novembre e cercheremo di fare il meglio”.

Come arrivate alla sfida contro la Juve?

“Passiamo dal non goderci la prestazione fantastica col Napoli ad archiviare delusione e amarezza per la sconfitta a Udine. Dobbiamo affrontare così queste partite, con equilibrio e senza esaltarsi o deprimersi, analizzando quanto fatto di negativo e positivo per cercare di reagire. La sconfitta non ci voleva, non ce la aspettavamo e con più qualità potevamo fare anche un punto. Possiamo rimediare ma giochiamo contro un’altra squadra forte… C’è da abituarsi. Serve lo spirito che stiamo avendo da inizio anno, Udine è stata la prima sconfitta ed evitabilissima. Ci vuole voglia e consapevolezza, essere pronti ad ogni evenienza. Speriamo di recuperare qualcuno, chi è disponibile dia battaglia alla Juve”

Nico rientra?

“Ha avuto un problemino al tallone, gli dà fastidio. Un giorno sembra superato, poi il dolore torna. Oggi si è allenato, speriamo che il piede risponda in maniera positiva. Col Twente ha giocato e fatto gol, al ritorno l’abbiamo utilizzato un quarto d’ora e lo stesso con l’Empoli. Vediamo come si sentirà stasera e domani, ma chiaramente non si allena a regime da dieci giorni e questo mi dispiace. Mi auguro come prima cosa che guarisca al 100% e poi che dia il suo contributo”.

Jovic come sta?

“In questa squadra ci sono alcuni elementi che ti dicono che in sei giorni, per condizione e fatica, non possono farle. Uno di questi è Jovic, che col Napoli ha giocato e fino al 96esimo c’è stata un’intensità incredibile. Non avrebbe retto anche Udine e poi la Juve, ma penso che domani possa dare il suo contributo, arriva fresco e lucido, l’abbiamo tenuto apposta a riposo di settimana in settimana. Ha personalità e qualità, tutto da mostrare”.

Teme qualche cosa in particolare della Juventus?

“Non sono solo Vlahovic e le sue punizioni. L’idea nostra è di limitare le fonti avversarie, non farli esaltare. Lo stiamo sempre facendo bene, anche con l’Udinese: qualche errore tecnico e situazione concessa c’è stata, ma anche loro non hanno avuto un numero enorme di palle gol. Continueremo a fare così. Non sto qua ad elencare i giocatori di qualità e i campioni che ha la Juve, ma noi pensiamo a noi e a lavorare bene in entrambe le fasi. Non c’è nulla di facile né di scritto: domani elmetto in testa, sappiamo quanto è importante per Firenze, per la classifica e noi stessi. Le motivazioni ci sono tutte”.

L’attacco fatica a segnare:

“Questo aspetto va un po’ a braccetto con i momenti di una partita. A volte domina una squadra, a volte l’altra. Abbiamo avuto momenti in cui prendevamo gol troppo facilmente ma stiamo migliorando. E in questo momento non riusciamo a fare gol. Sviluppiamo per arrivare negli ultimi metri, poi ci dobbiamo mettere del nostro e l’ho detto ai ragazzi. In questo momento non stiamo segnando, è un peccato. Oltre a quello di squadra, è anche un aspetto individuale e non c’è male nel dirlo. Sotto porta dobbiamo dare di più”.

Si sente integralista lei?

“Vado in base alle informazioni che mi danno i calciatori, se rispondono bene li ripropongo sennò li tengo fuori comunque tutelandoli. A volte c’è un sistema che va bene sui ragazzi, a volte c’è da cambiare qualcosa a partita in corso. Ogni anno è diverso dall’altro, mi reputo uno che non va avanti con idee fisse ma sempre avendo informazioni dai propri calciatori e l’ho dimostrato”.

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