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L’attaccante del Genoa, Albert Gudmundsson è stato rinviato a giudizio per un presunto caso di violenza sessuale, in un primo momento archiviato due mesi fa ma ora riaperto dopo il ricorso presentato dalla donna che lo accusa.

L’episodio in questione, risale alla scorsa estate, più precisamente ad agosto 2023, quando il calciatore rossoblu venne denunciato da una ragazza conosciuta in un locale di Reykjavik, in Islanda. Ora Albert Gudmundsson dovrà comparire in giudizio davanti al tribunale di Reykjavik il prossimo autunno.

L’attaccante del Genoa, si è sempre dichiarato innocente, ma ora rischia grosso: infatti l’articolo 194 del Codice penale generale islandese in materia di reati sessuali recita che “chiunque abbia rapporti o altri rapporti sessuali con una persona senza il suo consenso è colpevole di stupro ed è punito con la reclusione da un minimo di 1 anno a un massimo di 16 anni“.

Il caso aveva fatto molto rumore e la presidentessa della Federcalcio aveva deciso di sospendere Gudmundsson dalle partite della Nazionale, poiché le regole della federazione proibiscono a chiunque sia sotto indagine di allenarsi o giocare con il resto della squadra. Dopo che le accuse sono state archiviate, il calciatore è potuto tornare a giocare regolarmente per l’Islanda durante le qualificazioni per Euro 2024. Stavolta, però, potrebbe costargli non solo la convocazione in Nazionale, ma anche la sua intera carriera.