Lando Norris, dopo 110 Gran Premi e un numero quasi imbarazzante di podi senza vittorie (713 punti conquistati senza vincere una gara), ha conquistato finalmente il gradino più alto del podio nel Gran Premio di Miami. Una vittoria sofferta, ottenuta con una gara solida e intelligente, che cancella l’etichetta di “eterno secondo” e consacra il giovane talento britannico come uno dei piloti più forti della griglia.
Norris è partito dalla quinta posizione, ma già nelle prime fasi di gara ha dimostrato il suo passo. La sua McLaren era una delle più veloci in pista, anche ai massicci aggiornamenti apportati alla macchina, e il pilota britannico ha saputo sfruttare al meglio ogni occasione per guadagnare posizioni. Un’accurata gestione delle gomme e un pit-stop strategico durante la Safety Car lo hanno catapultato in testa alla gara, dove ha difeso con grinta la sua posizione dagli attacchi di Max Verstappen e Charles Leclerc.
Lando Norris, un cammino lunghissimo e frustrante per arrivare a vincere
La vittoria di Norris è un premio meritato per il suo talento e la sua tenacia. Nonostante le tante delusioni passate, che gli sono valse anche l’amaro soprannome di “Nowins”, non ha mai perso la fiducia in se stesso e ha continuato a lavorare sodo, migliorando costantemente. E a Miami la sua tenacia è stata premiata con il successo più importante della sua carriera.
Ma la vittoria di Norris non è solo una vittoria personale. È anche una vittoria per la McLaren, che finalmente torna a salire sul gradino più alto del podio dopo anni di difficoltà e 57 gran premi senza vittorie, con l’ultima datata Monza 2021. Segno che la squadra britannica è sulla strada giusta e che può tornare a competere per i vertici della Formula 1.
La gara di Miami è stata un vero spettacolo, con sorpassi emozionanti e duelli all’ultimo respiro, e ha dimostrato che la forbice tra la RedBull e le altre scuderie si sta assottigliando. Ma il vero protagonista è stato senza dubbio Lando Norris, che ha finalmente conquistato la sua prima vittoria in Formula 1. Una vittoria che fa ben sperare per il futuro e che potrebbe anche aprire nuovi scenari per il campionato del mondo, Verstappen permettendo.
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