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Nel cuore del Principato di Monaco, nel 1984, si accese una scintilla che avrebbe dato vita a una delle rivalità più intense e appassionanti della storia della Formula Uno: quella tra Ayrton Senna e Alain Prost. Protagonisti di un testa a testa mozzafiato sul bagnato durante il Gran Premio, i due piloti incarnavano due stili e personalità diametralmente opposte, destinate a scontrarsi dentro e fuori dalla pista per anni a venire.

Senna, giovane talento brasiliano all’esordio nel Circuito, era un pilota puro, spettacolare e istintivo. Prost, invece, francese più esperto e calcolatore, puntava sulla strategia e sulla costanza. Il Gran Premio di Monaco fu il loro primo vero duello. Senna, al volante di una Toleman meno competitiva, si rese protagonista di una rimonta eccezionale sotto la pioggia, raggiungendo la seconda posizione. Prost, leader della corsa, decise però di far sospendere la gara per scarsa visibilità, proprio mentre Senna era pronto a superarlo.

La decisione di Prost, giudicata da molti come un atto sleale, alimentò l’astio tra i due piloti. Da quel momento in poi, il loro rapporto fu caratterizzato da una tensione costante, fatta di sorpassi al limite, duelli senza esclusione di colpi e reciproche accuse. La rivalità si intensificò negli anni successivi, con Prost e Senna che si contesero il titolo mondiale in stagioni memorabili, decise all’ultima gara e spesso con episodi controversi e vendette all’ombra del Sol Levante.

Senna e Prost, una rivalità oltre la pista

Oltre alla rivalità in pista, l’astio tra Senna e Prost si rifletteva anche nella loro vita privata. I due piloti non si parlavano, evitavano ogni contatto e dividevano i tifosi in due schieramenti opposti. Senna era il pilota amato dai più, l’eroe romantico e passionale; Prost rappresentava il rivale calcolatore e pragmatico.

La loro storia, sancita dalla riconciliazione tra i due al ritiro del francese e immortalata da una foto epica ad Adelaide nel 1993, si concluse tragicamente con la morte di Senna nel 1994, a Imola. Prost, profondamente colpito dalla scomparsa del rivale, ammise di aver sempre ammirato il talento e la determinazione di Senna e ad oggi la Fondazione che porta il nome di Ayrton in Brasile, è sovvenzionata per il 50% proprio da Alain Prost.

La loro rivalità rimane tuttavia impressa nella memoria degli appassionati di Formula Uno come una delle più grandi e intense della storia di questo sport, un’epoca in cui il talento puro e la passione sfrenata si scontravano con la strategia e il calcolo, dando vita a duelli epici che hanno reso ancora più grande la leggenda della Formula Uno.

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