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Il progetto Superlega non è morto, anzi, sembra ancora in evoluzione. Soprattutto dopo che è stato sancito che non esiste nessuna regola che vieta la formazione di una nuova competizione europea. Infatti, A22 Sports Management, società europea per lo sviluppo commerciale dello sport, si è confrontata con oltre 50 club europei.

L’incontro aveva come scopo quello di un cambiamento, per risanare il calcio europeo, avendo anche un contraccolpo su quello internazionale. L’obiettivo è quello di formare una Superlega che rispetti i principi dello sport più bello del mondo e seguendo dei paletti stilati durante l’incontro.

L’amministratore delegato della A22, ha sottolineato l’importanza di di una nuova rivoluzione nel mondo del calcio. Bernd Reichart ha infatti dichiarato che i club devono essere presi più in considerazione nelle decisioni che vengono prese dai piani alti e UEFA FIFA:

“I club si assumono tutti i rischi imprenditoriali, ma troppo spesso sono costretti a rimanere in disparte quando vengono prese le decisioni chiave. Ritrovandosi ad assistere allo sgretolamento delle loro fondamenta sportive e finanziarie. Dalle nostre discussioni è emerso chiaramente che i club spesso non sono in grado di esprimersi pubblicamente contro un sistema in cui la minaccia di sanzioni viene usata per soffocare ogni opposizione. Il nostro dialogo è stato onesto, diretto e fruttuoso. Siamo giunti a conclusioni chiare sulla necessità di un cambiamento”.

L’obiettivo di questa nuova Superlega è quello di tutelare tifosi, società e giocatori. Una competizione europea che sia accessibile a tutti i 27 paesi dell’Unione. Nei prossimi mesi, la Corte di Giustizia Europea si pronuncerà sulla legalità e sulla compatibilità del monopolio UEFA con il quadro delle libertà, dei principi e dei valori fondamentali che sono alla base dell’Ue. La loro decisione avrà un impatto non solo sul calcio, ma su tutti gli sport europei.

Vediamo i dieci principi cardine sui quali si costruiranno le fondamenta della nuova Superlega.

1. Migliorare la competitività con risorse stabili e sostenibili

Per migliorare la competitività delle competizioni nazionali ed europee sono necessarie risorse finanziarie aggiuntive da condividere all’interno della piramide nonché regole di sostenibilità finanziaria da applicare in maniera rigorosa. I club hanno anche bisogno di una maggiore stabilità e prevedibilità delle entrate annuali, così da poter assumere impegni ragionevoli e di lungo termine per quanto riguarda le spese per i giocatori e le infrastrutture.

Un miglioramento significativo del formato e dell’attrattività delle attuali competizioni europee genererebbe risorse aggiuntive. La Superlega offrirebbe ai club un minimo di 14 partite europee garantite per stagione, migliorerebbe notevolmente sia la stabilità che la prevedibilità degli introiti.

2. Tornei Nazionali: La base del calcio

I club che parteciperanno alla Superlega, continueranno ad essere pienamente impegnati nei tornei nazionali come fanno oggi. Allo stesso tempo, è fondamentale che venga affrontata la necessità di bilanciare, rafforzare e rendere più competitivi i tornei nazionali in tutto il continente. Le competizioni europee dovrebbero svolgere un ruolo cruciale nel contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, generando e dando risorse aggiuntive in tutto il sistema.

3. Competizioni su base ampia e meritocratica

Il campionato europeo di calcio deve essere una competizione aperta, con più divisioni e da 60 a 80 squadre che consenta una distribuzione sostenibile dei ricavi lungo tutta la piramide. La partecipazione dovrebbe essere basata sul merito sportivo. Perciò club dovrebbero essere soggetti a promozioni e retrocessioni annuali e non dovrebbero esserci membri permanenti. Una qualificazione aperta basata sui risultati nazionali garantirebbe accesso alla competizione ai club emergenti, mantenendo al contempo le dinamiche competitive a livello nazionale.

4. Salute dei giocatori al centro del gioco

La salute dei giocatori deve essere una componente fondamentale nel determinare il numero di partite annuali. Il numero delle giornate delle competizioni europee per club non dovrebbe essere aumentato oltre a quello previsto dagli attuali calendari delle competizioni. Le organizzazioni dei giocatori dovrebbero essere coinvolte per salvaguardare la loro salute e dovrebbe anche essere promosso il dialogo sociale in tutta l’UE. È importante che i club e i giocatori europei non siano obbligati a partecipare a tornei allargati o nuovi imposti da parti terze.

5. Competizioni gestite dai club, applicando regole di sostenibilità trasparenti

Le competizioni europee per club dovrebbero essere gestite dai club, come avviene a livello nazionale, e non da parti terze che ne traggono vantaggio senza assumersi alcun rischio. Per migliorare la sostenibilità, la spesa dovrebbe essere basata solo sulle risorse generate, non su iniezioni di capitale che distorcono la concorrenza. Le norme sulla sostenibilità finanziaria dovrebbero consentire ai club di spendere solo una percentuale fissa dei loro ricavi annuali legati al calcio per gli stipendi dei giocatori e i trasferimenti netti, con disposizioni adeguate per i club più piccoli nonché regole di transizione.

6. La miglior competizione calcistica del Mondo

Nello sviluppare una competizione europea, l’aspirazione deve essere quella di creare l’evento sportivo più avvincente al mondo. Gli appassionati di calcio meritano le migliori partite e le migliori esperienze. È inoltre fondamentale che le giovani generazioni, attratte dagli sport continuino ad abbracciare il calcio come lo sport più amato al mondo. Questo obiettivo può essere raggiunto esclusivamente con competizioni che permettano ai migliori giocatori di sfidarsi durante l’intera stagione con partite emozionanti dall’inizio alla fine.

7. Sviluppare e finanziare il calcio femminile

Durante l’incontro si è parlato anche di promuovere e sviluppare il calcio femminile mettendolo “al centro della scena” al fianco delle competizioni maschili. Per raggiungere questo obiettivo, i finanziamenti dovrebbero essere incrementati in maniera significativa, al di là degli attuali contributi provenienti dalle competizioni europee per club femminili. Gli investimenti dovrebbero essere previsti non solo a livello professionale, ma anche a livello di base.

8. Migliorare l’esperienza dei tifosi

Il calcio è un gioco popolare e il dialogo con i tifosi e i gruppi di tifosi indipendenti è essenziale per raccogliere idee che possano migliorare l’esperienza dei fans. Dovrebbero essere adottate misure supplementari per facilitare la partecipazione dei tifosi alle partite in trasferta. Dovrebbero essere previsti anche standard per le infrastrutture, per portare gli stadi di calcio a livelli di qualità elevati e uniformi in modo da migliorare lo spettacolo del calcio dal vivo.

9. Aumento della solidarietà

La solidarietà di base è un pilastro essenziale del calcio europeo e dovrebbe essere aumentata ben oltre i livelli attuali. Come annunciato in precedenza, un importo minimo di 400 milioni di euro all’anno verranno dati ai club non partecipanti, per la solidarietà di base e le cause sociali. Questo è più del dubbio del provento che viene attualmente delle competizioni europee. La trasparenza dovrebbe essere garantita dalla supervisione di autorità indipendenti. Attraverso controlli annuali della spesa e del suo impatto.

10. Rispetto dei diritti e dei valori dell’Unione Europea

Il calcio europeo e tutto ciò che ci gira intorno, sono chiamati ad abbracciare i valori, le leggi e le libertà fondamentali dell’UE. Inoltre, nessun club europeo dovrebbe essere costretto a ricorrere a sistemi di risoluzione delle controversie al di fuori del diritto comunitario. La giurisdizione dell’arbitrato sportivo dovrebbe essere strettamente limitata alle questioni sportive. Ogni altra controversia dovrebbe essere rivolta alle sedi appropriate. Tutti i procedimenti dovrebbero essere sottoposti alla supervisione ultima del sistema giudiziario dell’UE.

Punti necessari per un nuovo inizio del calcio Mondiale, per il cambiamento e per disintossicare lo sport più bello del mondo dall’inquinamento del denaro, degli ingaggi stellari e dei proprietari milionari. Quello che sta accadendo nel calcio europeo e mondiale, con i grandi sceicchi a capeggiare le campagne acquisti non deve ripetersi, e questi punti sono volti a bloccare questo sistema. Voltare pagina è necessario, per ridare il calcio a chi spetta di diritto, a chi questo sport lo vive con passione e con amore, a chi vive e suda con i proprio idoli: I Tifosi.