Jannik Sinner ha debuttato sui campi in cemento indoor della Wiener Stadthalle del Vienna Open.
Dall’altra parte della rete, lo statunitense Ben Shelton, che lo ha sconfitto in tre set lo scorso 10 ottobre al Masters 1000 di Shanghai. Il numero 4 del mondo è reduce dall’ottima tournée asiatica che lo ha visto trionfare a Pechino battendo sia Carlos Alcaraz che Daniil Medvedev. Dopo una breve pausa per ricaricare le forze, l’altoatesino ha avuto l’occasione di prendersi la rivincita sul 21enne di Atlanta.
Si tratta del secondo incontro tra i due, con Shelton che potrebbe accusare il fuso orario. L’americano si è spostato in appena tre giorni dal Giappone (dove ha conquistato il suo primo titolo) all’Austria. La stanchezza del n.15 del mondo si è palesata già nel primo turno di battuta quando – cercando di evitare scambi prolungati – ha rischiato più del dovuto commettendo anche un doppio fallo. Ha però scongiurato il break, favorito da un passante di Sinner appena fuori la linea di fondo campo.
Dopo appena 15 minuti di gioco, l’italiano si è portato in vantaggio di 3-2, con un solo punto perso in tre turni di battuta e un ace. A suon di serve and volley, lo statunitense lo ha raggiunto tenendo a zero il servizio, così come stava per fare l’altoatesino nel settimo game, se non fosse stato per uno smash e una volée finiti in rete. Tuttavia, con un’ottima prima, Sinner ha tenuto il servizio portandosi sul 4-3. Con il quarto ace, Shelton ha recuperato il doppio fallo commesso sul 40-0 (con una seconda a 231 km/h) e conquistato l’ottavo game.
Sul 4-4, Sinner si è trovato per la prima volta sotto nel punteggio al suo turno di battuta, concedendo due palle break all’americano, annullate con il terzo ace e con una risposta in rete di Shelton. Dopo uno scambio da 17 colpi (il più lungo del match) e un dritto vincente, l’azzurro ha tenuto il servizio. Nel turno successivo, il cambio tattico di Sinner – che ha iniziato a rispondere da molto lontano – ha inizialmente destabilizzato lo statunitense. Tuttavia Shelton ha tenuto il game concedendo due 15.
Sinner si è portato in vantaggio di 6-5, dopo aver annullato una palla break (complice il calo al servizio aggravato da un doppio fallo) con un ace. Seguito da un passante vincente di dritto e un errore dell’americano. Quest’ultimo ha tenuto il servizio a zero, dando il via al tiebreak. Con due minibreak strappati all’avversario, Sinner – impeccabile – si è portato avanti 7-2 aggiudicandosi il primo set.
Entrambi i giocatori hanno tenuto a zero i primi turni del secondo set fino al quinto game, quando Shelton, con un errore di dritto, ha concesso il primo 15 allo sfidante. Ha inoltre commesso un doppio fallo e subito la risposta vincente di Sinner sulla seconda di servizio a 206 km/h. Il campione di Tokyo ha poi salvato una palla break e, con tre ace consecutivi, si è portato avanti di 3-2. Il n. 4 del mondo lo ha raggiunto mettendo a segno il sesto ace del set, poi procurandosi una palla break nel settimo game, salvata dall’americano con una volée perfetta. Dopo un’ora e venti minuti di gioco, il n.15 ATP si è portato avanti di 4-3 e si è procurato una palla break. Occasione che Sinner non ha concesso mettendo a segno un ace e rimanendo così agganciato al punteggio.
Con solo tre errori e quattro ace nell’intero set, l’azzurro si è portato in parità sul 5-5 e, nel turno successivo, ha strappato il break a Shelton con un potente dritto lungolinea. L’azzurro, che ha concesso solo 5 punti rispetto ai 14 dell’americano, ha chiuso anche il secondo parziale (e quindi il match) per 7-5.
Al prossimo turno, Sinner sfiderà il connazionale Lorenzo Sonego, n.52 del ranking mondiale. La certezza, quindi, è che almeno un italiano approderà ai quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna.
Qualificati agli ottavi di finale, anche Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego che hanno sconfitto, rispettivamente, Albert Ramos-Vinolas e Francisco Cerundolo. Al prossimo turno, in programma domani, il sanremese incontrerà il russo Andrey Rublev, mentre il torinese affronterà, appunto, il derby con Sinner.
Fuori al primo turno, invece, il carrarese Lorenzo Musetti, sconfitto da Grigor Dimitrov per 3-6, 4-6.
