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di Giuseppe Esposito

Nel Donbas, dopo le battaglie di Severodonetsk e di Lysychansk le truppe russe stanno effettuando una pausa operativa (PO). Da non confondere con una interruzione delle operazioni.
Le PO “annunciate” possono rientrare anche tra le attività di propaganda. Una sorta di “inganno”. Quando organizzate servono a rigenerare la potenza di combattimento. O aumentare il sostegno e le forze per la fase successiva. Nella loro effettuazione si adotta l’alternanza fra le unità. La pressione sul nemico non si arresta, continua. Le unità di fanteria sfruttano le PO.

Osservatori rilevano che, per ora, nel Donbas le truppe russe conducono operazioni di limitata entità. Proprio in virtù di un riposo operativo. Creano le condizioni per future offensive di terra su scala più ampia. Bombardano le aree di interesse tattico.

Anche gli ucraini approfittano della situazione. Si organizzano a difesa e lanciano controffensive. Sono mirate per destabilizzare gli invasori.

I russi, secondo gli analisti e le Intelligence anglosassoni, preparano l’offensiva sui territori delle città di Sloviansk (nella foto) e Kramatorsk. Sono appena ad Ovest della linea di comunicazione rappresentata dalla E40. Questa da Bakmut (sud) passa per Sloviansk e va su fino ad Izyum (Nord).
Anche Siversk, ad est di Lysychansk, è nei piani russi. Se vogliono andare su Sloviansk lungo la direttrice Est-Ovest devono conquistare la città e superarne il saliente.

Su Sloviansk e Kramatrosk i tentativi di avvicinamento via terra provengono da nord. Lungo la direttrice della E40. Gli ucraini resistono e respingono i tentativi a 20 km a Nord. Le città sono comunque sotto il tiro del fuoco dell’artiglieria e dei missili.
Su Bakmut i russi muovono verso la città da sud-est e da nord-est. I russi vogliono prendere il controllo di tutte le linee di comunicazione che passano dalla cittadina: E40-M03, T0513, T1302. Gli ucraini contrastano, contrattaccano e lanciano gli HIMARS USA contro alcuni depositi di munizioni russi. La città è stata pesantemente bombardata nella notte tra il 12 e 13. Una ritorsione per l’attacco missilistico ucraino nella regione di Kherson.

Le truppe di Mosca non desistono dai tentativi offensivi su Kharkiv. Seconda città ucraina. Qui si susseguono attacchi e contrattacchi tra la resistenza ucraina e le truppe russe. I combattimenti si concentrano intorno al basilare asse stradale E105 che porta nella Federazione Russa.

Gli ucraini si rinforzano per sferrare una controffensiva su larga scala. Specie nel Sud dove vogliono riconquistare i territori usurpati.
I Russi pur con problemi di reclutamento di personale vanno avanti. Riceveranno dei droni dall’Iran. Saranno diverse centinaia dice Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

I giorni avvenire in Ucraina saranno roventi. Le dichiarazioni di Mosca, delle ultime ore, alimentano tensioni e preoccupazioni.