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Due ostaggi detenuti a Gaza sono stati liberati. L’operazione per la loro liberazione è stata condotta congiuntamente dall’IDF (Forze di difesa Israeliane), dall’Agenzia di Sicurezza Israeliana e dallo Yaman (unità delle forze speciali della polizia israeliana).

I due ostaggi, Louis Har e Fernando Marman, furono rapiti dal loro kibbutz Nir Yitzhak durante l’assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Erano detenuti in un edificio a Rafah.  

Una operazione difficile e rischiosa. Si sapeva da giorni della presenza dei due ostaggi al secondo piano di una palazzina della citta del sud di Gaza. Le forze di Israele hanno aspettato il momento propizio per non mettere in pericolo la loro vita.

Per arrivare a loro è stato necessario ingaggiare scontri con cellule di miliziani che si nascondevano negli edifici adiacenti. L’azione di terra è stata accompagnata dalla combinazione del fuoco aereo.

Due soldati dell’IDF hanno perso la vita durante gli scontri, imprecisato il numero delle vittime tra i guerriglieri di Hamas.

L’azione è stata coordinata dal centro operativo dell’ISA (Agenzia di Sicurezza Israeliana) alla presenza dei vertici militari, della polizia e dell’intelligence.

L’ammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’IDF, ha detto “Questa missione di salvataggio sottolinea l’importanza della nostra operazione di terra a Gaza. Abbiamo l’obbligo morale di riportare a casa tutti i nostri ostaggi…… continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per adempiere”

Sono ancora 134 gli ostaggi nelle mani dei miliziani. Purtroppo si sa per certo che non tutti sono vivi. Il 7 ottobre scorso durante l’assalto sul suolo di Israele vennero catturate oltre 240 persone.

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