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Il calciatore del Genoa Manolo Portanova è stato condannato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo. 

I fatti risalgono alla notte tra il 30 e il 31 maggio del 2021 a Siena quando una ragazza di 22 anni ha denunciato di aver subito, in un appartamento del centro, una violenza sessuale da parte di un gruppo di ragazzi tra cui lo stesso Portanova. 

Il 22 enne ha scelto il rito abbreviato e il Pm Nicola Marini ha chiesto e ottenuto oggi dal tribunale di Siena la condanna a 6 anni di reclusione, ritenendolo colpevole dei fatti che gli erano stati imputati. 

Il Tribunale ha condannato inoltre il calciatore, che ha assistito oggi all’udienza a porte chiuse a fianco dei suoi avvocati, al pagamento di un risarcimento di 100 mila euro alla ragazza, 20 mila alla madre e 10 mila all’associazione parte civile “Donna chiama Donna”. 

Insieme al giocatore del Genoa sono stati condannati anche gli altri due imputati Alessio Langella, 23 anni zio di Portanova, e Alessandro Cappiello, 25, entrambi rei di aver partecipato alla violenza nei confronti della giovane studentessa. Nell’indagine è coinvolto anche un minorenne il cui caso sarà gestito dal Tribunale dei Minori di Firenze.

I FATTI

La ragazza denunciò di essere stata violentata dai tre imputati durante una festa privata in un appartamento nel centro storico di Siena. Un minorenne presente, secondo il racconto della vittima, avrebbe filmato con un telefonino quello che stava avvenendo. Le indagini della magistratura sono terminate a fine marzo dopo interrogatori e accertamenti sui telefoni cellulari degli imputati e della ragazza.

Al centro del procedimento anche il filmato girato proprio con il cellulare di un imputato che ritraeva proprio i momenti della violenza sessuale. La ragazza, a fine luglio, era stata ascoltata per sette ore con un interrogatorio in forma semi protetta. A settembre la stessa ha rifiutato un’offerta risarcitoria presentata dall’avvocato difensore di Portanova. Il giocatore, anche nel corso della precedente udienza, si era sempre professato innocente rilasciando dichiarazioni spontanee e gli avvocati della difesa avevano chiesto l’assoluzione per i loro assistiti.