Velocità al femminile: La rivoluzione della F1 Academy
C’è un rombo nei paddock della Formula 1 che ‘’silenziosamente’’ si fa sentire. Non è solo quello dei motori, ma quello delle ambizioni, dei sogni e della determinazione di una nuova generazione di donne pronte a prendersi il proprio spazio in un mondo da sempre dominato dagli uomini.
La Formula 1, simbolo di velocità e competizione, sta vivendo una trasformazione silenziosa ma potente: una rivoluzione che parte da volanti impugnati con forza, da box guidati da menti brillanti e da un’accademia, la F1 Academy, nata per dare slancio al talento femminile.
Questa non è una storia di concessioni. È una storia di meritocrazia, visione e cambiamento. È la storia di un’accelerazione che parla al femminile.
Il passato: le pioniere invisibili
Era 1958 quando una napoletana di nome Maria Teresa de Filippis si presentò sulla griglia di partenza. Temeraria, fiera, salì sulla sua Maserati 250F sfidando pregiudizi e convenzioni, dimostrando che le donne potevano competere ai massimi livelli.
Maria Teresa De Filippis,1949
Teresa guadagnò il decimo posto nel Gran Premio del Belgio (risultato eccezionale per l’epoca); la presenza di Maria Teresa de Filippis è stata storicità pura.
Pochi anni dopo, Gran Premio di Spagna emerge un nome: Lella Lombardi, prima donna a conquistare punti nel mondiale.
Eroine solitarie, senza sponsor, riflettori e senza un sistema pronte ad accoglierle. Il talento non bastava, serviva coraggio, ostinazione e una dose di incoscienza.
Per decenni, le donne in Formula 1 sono rimaste ai margini, comparse silenziose in uno scenario descritto da (e per) uomini.
Il presente: la F1 Academy
Soffia forte il vento del cambiamento, con la creazione nel 2023 della F1 Academy, la Formula 1 ha messo sul tavolo una scommessa seria: formare e far crescere giovani pilote, accompagnandole passo dopo passo, non raccontando soltanto sogni ma costruendo strade concrete e solide.
Non è un campionato ‘’di contorno’’ ma una vera e propria miniera di talenti, dove ragazze tra i 16 e 25 anni si sfidano con grinta, professionalità e fame di arrivare. Dal 2024 ogni team ufficiale di Formula 1 è obbligato a supportare una pilota, impegno che si traduce in mentoring, risorse tecniche e visibilità mediatica.
Ma chi sono i nomi emergenti? Marta Garcìa, classe 2000, si è rivelata essere la regina della stagione inaugurale; Determinazione e talento portano il nome di Maya Weug, 2004, prima donna ad entrare nella Ferrari Driver Academy nonché una delle candidate più forti per il titolo di quest’anno, Ella Llyod che il 19 Aprile 2025 ha segnato un traguardo importante sia per lei che per la McLaren conquistando il podio a Jeddah.
Fonte foto: account Instagram F1 Academy
Maya Weug 2° posto e Ella Llyod 1° posto, Jeddah
Insomma, ragazze che non voglio più sentir parlare di ‘’quote rosa’’ ma che vogliono guadagnarsi la F1 con il cronometro e non con la compassione.
La strategia è Donna
Il vento del cambiamento non soffia soltanto in pista ma anche nei box, garage e stanze della strategia. Una rivoluzione al femminile, intuizioni, nervi saldi e competenze che fanno la differenza nelle fazioni di secondo in cui si decidono le gare.
Figure come Hannah Schmitz, la mentre dietro le strategie vincenti della Red Bull, stanno dimostrando che la leadership non ha genere. Susie Wolff, Managing Director della F1 Academy, ha il compito di supervisionare le pilote, guidare le strategie dell’Academy e garantire che la F1 Academy sia il trampolino di lancio efficace nel percorso verso la Formula 1… insomma Susie è un po’ la mamma delle giovani promesse.
Il futuro: non più così lontano
Siamo ancora all’inizio di un cambiamento epocale. I numeri sono piccoli, le difficoltà tante, ma per la prima volta il futuro di una pilota in Formula 1 non sembra più un miraggio.
La F1 Academy sta costruendo un ponte tra talento e opportunità, tra il karting e la griglia di partenza. Il motorsport è uno degli sport più meritocratici dove a parlare è il cronometro ma, per troppo tempo non a tutte è stato dato lo stesso cronometro con cui misurarsi.
Le giovani promesse oltre alle vittorie hanno un altro compito da realizzare: dimostrare che in pista, come nella vita, non esistono limiti per chi ha talento e determinazione.