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Le radici del male. L’agire umano non risulta tendente al male o al bene, ma la sua ingordigia lo porta a divorare, recidere, distruggere.

In base a tutto quanto sin d’ora scritto la sfera metafisica coincide con la fisica.

Il posto è qui! Hic et nunc!

La trinità è manifesta quivi ed è 2/3 ed 1/3 che compongono l’Uno.

L’Uno neutro-neutrone-, l’Uno visibile-elettrone*-l’Uno invisibile-protone.

E scindendo tutti gli altri Titani nel Tartaro dell’infinitamente piccolo.

La scissione dell’inscindibile, dell’atomo, crea varchi temporali, accesso alle dimensioni superiori o  inferiori alla terza perché ivi si nega.

Urano scinde fagocitando cielo dagli abissi e Krono il Tempo dai Giganti ancestrali, dagli arcani animali, coccodrillo, ragno, ippopotamo.

Le Ragioni dell’Umano Recidere

Le  Radici del male così si insinuano, nel recidere voler dividere ciò che non va diviso senza conoscenza, il tempo, l’atomo, il vero, diabolicamente dividere.

Noi non viviamo per animo in una società ove siamo homo homini lupus, non c’è bisogno di uno Stato Mostro, di un Leviatano, che ci tenga a bada.

Vero è il buon selvaggio  di de Las Casas e di Rousseau, ma questo non va considerato come essere delle origini che non è più.

La Confederazione Mondiale deve essere composta da buon selvaggi, vivere come nelle selve, in un Canto di Malinconia, nostalgici e fieri.

Ma noi rompiamo ogni cosa, distruggiamo senza rispetto del Sacro la Natura, il Ragno Primigenio così come la Dea Pallade. Noi vogliamo sfilare  filando. Come l’Aracne punita da Atena.

Noi non vogliamo più conoscere e scoprire, ma solo costruire distruggendo, come un covo di serpi che partorisca scorpioni.

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