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In provincia di Caserta, dieci lavoratori extracomunitari sono stati sfruttati e sottoposti a violenze fisiche mentre lavoravano nelle campagne di Cellole e Sessa Aurunca.

Gli episodi hanno portato alla luce gravi abusi perpetrati da quattro imprenditori agricoli di Marano di Napoli.

Sta indagando su questa terribile vicenda la procura di Santa Maria Capua Vetere.

I braccianti, privi di permesso di soggiorno, sono stati costretti a lavorare oltre undici ore al giorno, ricevendo paghe irrisorie e subendo violenze fisiche, tra cui cinghiate e percosse.

Le indagini hanno preso il via grazie alla vigilanza straordinaria del progetto ‘Su.Pr.Eme,’ che ha evidenziato le condizioni estreme in cui operavano i braccianti.

Il GIP ha emesso un’ordinanza di divieto di dimora in provincia di Caserta per i quattro imprenditori agricoli di Marano di Napoli, accusati di sfruttamento del lavoro ed impiego di manodopera clandestina.