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Dopo ZeroCalcare, anche Fumettibrutti si unisce agli artisti che hanno deciso di ritirare la loro partecipazione alla fiera per sostenere la causa palestinese.

Nonostante il tentativo dell’organizzazione del festival di contenere i “danni” con un comunicato stampa rilasciato il 28 ottobre (riportato integralmente nel paragrafo successivo), il rischio di avere altri ospiti che decidano di abbandonare la manifestazione continua ad essere concreto.

Il comunicato stampa del Lucca Comics&Games sul patrocinio dell’ambasciata israeliana

Dopo le varie critiche mosse contro il silenzio dell’organizzazione in merito all’acceso dibattito relativo al patrocinio dell’ambasciata israeliana all’evento, gli organizzatori del Lucca Comics&Games hanno deciso di rilasciare il 28 ottobre un comunicato stampa per trattare questo argomento delicato per tentare di contenere gli effetti negativi a ridosso dell’inizio della fiera:

“Lucca Comics & Games è da sempre un luogo sicuro per le differenze. Fin dall’inizio stiamo seguendo il dibattito in atto sul patrocinio ricevuto in primavera dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Israeliana in Italia. Questo patrocinio – non oneroso – è stato ricevuto, come molti dei patrocini che in questi anni hanno affiancato il festival, per riconoscere il valore del nostro programma culturale. Questa attribuzione istituzionale deriva da un lavoro durato quasi un anno, un progetto che ha coinvolto due artisti noti e apprezzati in Italia e nel mondo, come Asaf e Tomer Hanuka, ai quali Lucca ha dedicato una mostra e ha affidato l’immagine di un’edizione imperniata sul tema Together, all’insegna della condivisione di quei valori che da sempre ci guidano: rispetto, comunità, inclusione e partecipazione.
Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti e da sempre abbiamo l’ambizione di essere il luogo dove è possibile stare insieme nelle differenze. Crediamo nelle persone e nella capacità di dimostrare che la cittadinanza attiva della comunità di Lucca Comics & Games può essere migliore di quello che le sta attorno. Ci adoperiamo sempre per garantire questa libertà, per dare spazio al dialogo su tanti temi diversi tra cui anche quelli legati a questa cogente drammatica e lacerante attualità, come già previsto nel nostro programma, un programma che non intende voltare le spalle all’enorme questione umanitaria in corso. Un lavoro per dare a tutti gli appassionati, che rendono unica una manifestazione nata dal basso come la nostra, la certezza che questa manifestazione non dimentica le sue radici e la sua missione.
Abbiamo riflettuto molto sulla possibilità di rinunciare al patrocinio, ma abbiamo ritenuto che sarebbe un atto poco responsabile nei confronti non solo delle istituzioni e delle realtà appartenenti al nostro ecosistema, ma anche per tutti i partecipanti. Lucca Comics & Games mette da sempre al centro solo ed esclusivamente l’opera intellettuale e creativa, le persone: il nostro lavoro, il nostro percorso valoriale, e la nostra storia parlano per noi. Il claim di quest’anno – Together – nasce nel solco del Becoming Human del 2019, di Hope nel 2022, e di quelle stelle che siamo tornati a vedere nel 2021 dopo un altro momento drammatico che abbiamo affrontato e superato insieme.”

È evidente che gli organizzatori sono consapevoli che, a prescindere dalle parole e dai rimedi scelti (e soprattutto a poche ore dall’inizio della fiera), è inevitabile incorrere negli effetti negativi legati a questo tema delicato e particolarmente discusso.

Si potrebbe anche pensare che proprio per questa ragione è stata preferita una posizione “non interventista”: probabilmente sperano che i danni legati alle rinunce degli ospiti siano compensati dall’euforia del pubblico per una manifestazione tanto grande quanto attesa.

Purtroppo per loro, questa edizione si prospetta molto probabilmente sottoposta a piogge frequenti che non aiuteranno a non far notare al pubblico il vuoto nelle scalette di impegni ed incontri inizialmente annunciati e previsti lasciato dagli ospiti che si sono ritirati in questi giorni.

L’annuncio di Fumettibrutti

Seguendo la scia di ZeroCalcare, Josephine Yole Signorelli (in arte Fumettibrutti) ha deciso di annunciare, con un post sul suo profilo Instagram, che parteciperà più all’edizione 2023 della fiera: nella descrizione (che si riporta integralmente) la fumettista spiega nel dettaglio le motivazioni dietro questa scelta ed anticipa che non leggerà tutti i messaggi e commenti ricevuti dopo l’annuncio per non dare risalto ed ascolto ai potenziali hater in arrivo.

“Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca, e il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Isr43l& [“Israele”. La parola scritta con questo escamotage serve ad evitare che sui social i propri contenuti subiscano riduzioni sul numero di persone raggiunte n.d.a.]. Dopo averlo scoperto mi sono presa del tempo prima di decidere cosa fare, e credo che se nella vita si fanno dei compromessi (io stessa ne ho fatti tanti) su questo non riuscirei a dormirci la notte. Perdonatemi in anticipo se non potrò leggere tutti i messaggi, ma devo tutelarmi dal leggere possibili commenti che dicono che in quanto transgender e persona queer LGBTQIA+ non dovrei parlare di G*Z4 [“Gaza” n.d.a.] o della causa p4l3st1n3sə [“Palestina” n.d.a.]. Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia, che è “intersezionalità”. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo. Il femminismo è la chiave di lettura del mondo che mi rende libera ogni giorno, e non si tratta di un dovere per me, è l’essenza stessa della vita.
Quindi stelle, mi scuso perché non riusciremo in quest’occasione a tenerci per mano e ad abbracciarci, ma sono sicura che lo faremo sempre e per sempre anche in altri luoghi.
Come sempre vi abbraccio, brillate.”