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Il ct della nazionale italiana Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole internazionale contro la Bosnia Erzegovina in programma per domani sera.
Ecco le dichiarazioni del tecnico riportate dai colleghi di TMW:

Le condizioni di Barella: come sta?
“Per Barella filtra ottimismo perché è sempre stato tutto sotto controllo. Quando c’è un affaticamento bisogna aspettare un giorno o due ma oggi è tutto più chiaro. Non può essere preso in considerazione per la sfida di Empoli, ma per l’Albania sì, siamo fiduciosi. Meret? Lo stesso discorso”. 

Il 4-3-3 o il 4-2-3-1 sono superati dopo gli ultimi allenamenti e dopo l’esclusione di Orsolini?
No, nella posizione di esterno alto a destra può giocare Cambiaso, Chiesa o Pellegrini, quindi abbiamo delle possibilità per quella zona di campo”. 

Cosa ti aspetti domani? Vedremo Scamacca titolare?
Mi aspetto di vedere che si possano mettere in pratica le analisi fatte dopo il match contro la Turchia. Con i ragazzi c’è stato tempo di alcune cose e mi aspetto che le abbiano capite si possa fare meglio. Davanti sì gioca Scamacca”.

Qual è il suo podio per gli Europei?
“Penso che sia giusto vista la nostra posizione e che siamo quelli a cui deve essere aperto tutto. Non potremo mai stare tranquilli perché siamo l’Italia e dobbiamo aspirare a tantissimo. Poi dopo essersi preso carico dell’affetto e della passione dei nostri sportivi, bisogna andare a giocare e le partite ti mettono di fronte a delle difficoltà. Bisogna dimostrarsi capaci di saper reagire alle difficoltà. Il futuro ci viene concesso d’ufficio, poi dipende come lo vivi. Sicuramente la migliore cosa non è dire a questi ragazzi che l’unica cosa possibile è vincere l’Europeo, quando sono arrivato c’era una ferita aperta ancora importante. Agli Europei ci stiamo andando, poi vediamo di crescere in questo percorso. Sì abbiamo vinto nel 2021 ma siamo partiti da una non qualificazione al Mondiale. Non vogliamo essere gli haters di noi stessi, stiamo lavorando in maniera seria. Non sono stato io a sceglierli, sono loro a meritarsi questa maglia, io ho solo scelto i migliori”.

Buongiorno giocherà dal 1′?
Sì”.

A Pellegrini è stata assegnata la numero 10, è un po’ più 10 degli altri? Cosa vuol dire per te giocare a Empoli?
Per le qualità che ha Pellegrini può vestire la numero 10 in maniera corretta, è fatto di quella pasta lì ed è un giocatore che sa galleggiare, sa calciare le punizioni e i rigori. E poi c’è Barella che si avvicina a un numero 10, anche se lui fa tantissima strada. Ma questo lo rende ancora più forte, lo migliora. Empoli? I biglietti li ho comprati tutti io… Ci saranno tutti i miei amici, sicuramente mi sentirò a casa mia perché lì ho vissuto momenti bellissimi e tutta la mia infanzia. Sono stato allenatore del settore giovanile, ho allenato la prima squadra, è stata una esperienza bellissima che mi dà emozioni importantissime quando me la ricordo. Sarà molto emozionante”. 

Che squadra è la Bosnia?
Una squadra che fa delle ripartenze la sua prima qualità, mantengono il blocco squadra basso e ti danno la sensazione di poter gestire la partita. Se non sei equilibrato sulle ripartenze puoi soffrire, se sbagli troppi passaggi può rivenire fuori la gara contro la Turchia. Bisogna riuscire ad avere la qualità per ritagliarsi i mezzi spazi che creano difficoltà nelle marcature”.

Fagioli avrà spazio domani? Le è piaciuto martedì?
Sì, mi è piaciuta la sua interpretazione e domani giocherà insieme a Jorginho. Ci vuole qualità e intelligenza tattica per fare questo lavoro, ci vuole un po’ di roba in più rispetto a ciò che fin qui abbiamo fatto vedere. Dobbiamo stare più nel settore centrale. Dobbiamo provare a comandare la partita, bisogna saper gestire la palla e sapere in che zona di campo dobbiamo gestirla. Noi abbiamo un po’ tutto con questi 26 giocatori“.