Il mondo del cinema è sempre stato un luogo magico, dove sogni e realtà si intrecciano in uno schermo più grande del normale. E quando parliamo di magia e sogni, chi meglio della Disney può portarci in un viaggio di pura immaginazione? Con “Wish”, la casa di Topolino ha spinto i confini della narrativa fantasy, portandoci in un’avventura in cui la potenza dei sogni incontra le insidie della realtà, distorta da un tiranno.
La trama ci introduce ad Asha, una ragazza intraprendente e coraggiosa che, insieme al suo fidato capretto Valentino vive a Rosas, un posto così tranquillo da essere inquietante. A Rosas i cittadini in cambio di una vita serena affidano i loro sogni al re “Magnifico”, per poi dimenticarseli. Magnifico però sembra avere ambizioni diverse da quelle del bene dei suoi sudditi. È un ritratto potente e attuale di come il potere può corrompere e limitare la libertà individuale.
Ma dove la luce incontra l’oscurità, nasce anche una scintilla di speranza. Ed è qui che entra in gioco Star, la stella magica che, con i suoi poteri, diventa l’arma segreta di Asha nella sua lotta per la libertà dei sogni.
Perché è un film estremamente attuale
Ogni spettatore può identificarsi con Asha, sentendo la pressione e la sfida di proteggere i propri sogni e aspirazioni da forze esterne.
In un mondo in cui molte voci vengono soffocate e i sogni vengono schiacciati, o vengono lasciate nelle mani di persone che non sanno prendersene cura, bisogna riappropriarsi dei propri desideri. Questo film serve come una luce guida per i più piccoli, una promessa che, con coraggio e unità, è possibile realizzare qualsiasi sogno, indipendentemente dalle avversità. Come ogni classico Disney che si rispetti.
L’omaggio ai 100 Anni di magia Disney
La Disney con questo film ha anche tessuto una raffinata tela di riferimenti ai classici che hanno plasmato l’immaginario collettivo per un secolo intero. E con buona ragione: “Wish” è stato concepito per celebrare il centenario della casa di animazione più amata al mondo.
Già dall’inizio del film, gli spettatori più attenti possono cogliere echi e omaggi ai film che hanno reso la Disney un punto di riferimento indiscusso dell’animazione. La scena iniziale, con Asha che si trova in una foresta incantata, evoca immediatamente le atmosfere di “Biancaneve e i Sette Nani”, il primo lungometraggio animato della Disney. È un chiaro tributo all’origine, un modo per onorare il film che ha dato il via a tutto.
Ma le citazioni non si fermano qui. Mentre Asha naviga nel suo viaggio, incontriamo personaggi e ambientazioni che riecheggiano “Il Re Leone”, “La Sirenetta”, “Aladdin” e molti altri. Questi riferimenti non sono semplici easter egg per i fan più accaniti. Ma rappresentano un’ode alla vasta e variegata biblioteca di storie che la Disney ha regalato al mondo nel corso degli anni.
Ma ciò che rende “Wish” davvero speciale è la sua capacità di integrare questi omaggi in modo naturale e significativo nella trama principale. Non si tratta di una mera collezione di citazioni, ma di un’opera che, pur celebrando il passato, guarda fermamente al futuro. Asha, pur essendo un personaggio originale, incarna lo spirito e l’essenza di tutte le eroine Disney che l’hanno preceduta, da Cenerentola a Moana.
Tuttavia, come ogni opera, non è immune alle critiche. Alcuni potrebbero sostenere che la rappresentazione di Magnifico sia troppo unidimensionale, mancando di sfumature e complessità. Ma questo potrebbe anche essere un riflesso voluto del potere opprimente, un monito su come l’ambizione senza limiti possa trasformare anche la persona più carismatica in un dittatore.
“Wish” è una chiamata alle armi per tutti coloro che sognano un mondo migliore, un invito a lottare per la propria libertà. Per ricordare che ogni volta che guardiamo le stelle, c’è un sogno che ci aspetta. Basta solo volerlo abbastanza.