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6 giugno 2022. Una data che rimarrà indelebile nel mondo del tennis e del giornalismo sportivo in generale. Oggi ci ha lasciati a 91 anni il giornalista Gianni Clerici, tra i più grandi che l’Italia abbia mai avuto.

E’ stato a lungo la voce del più affascinante sport della racchetta su Sky Sport insieme al collega Rino Tommasi, nonché collaboratore di Repubblica fino alla scomparsa. E proprio dall’ex direttore del secondo quotidiano più diffuso nel nostro paese arrivano le sentite condoglianze. Così Ezio Mauro saluta il collega su Twitter: “Se n’è andato tra Roland Garros e Wimbledon. Ciao a Gianni Clerici, e al suo giornalismo di competenza, stile e classe”. Alle sue parole si aggiungono quelle di un altro ex direttore di Repubblica, Mario Calabresi: “Un gigante del giornalismo sportivo. Aveva eleganza, competenza e sapeva spiegare tutto. Un giorno mi portò con lui a Wimbledon e mi insegnò che il vero spettacolo erano i picnic sull’erba con fragole e panna. Buon viaggio”.

La carriera di Gianni

Nato a Como nel 1930, è stato lui stesso un giocatore di tennis, partecipando nel torneo di singolare a Wimbledon nel 1953 e al Roland Garros l’anno seguente. Tra i trofei alzati dallo ‘Scriba’, due titoli italiani juniores di doppio in coppia con Fausto Gardini e una coppa De Galea a Vichy nel 1950. Dopodiché inizia il suo percorso nel giornalismo, collaborando fino al 1954 con La Gazzetta dello Sport, per poi passare a Sport Giallo. Nel 1956 viene assunto come editorialista ed invitato per Il Giorno di Milano, prestando i suoi commenti raffinati sul tennis anche alla tv.

Infatti anche dalla tv arrivano copiosi i messaggi di cordoglio. Fra questi, quello del conduttore di ‘Che Tempo Che Fa’, Fabio Fazio, che a maggio ha ospitato la leggenda Rafael Nadal nella sua trasmissione. “Gianni Clerici era semplicemente una persona meravigliosa. Meravigliosa la sua ironia, la sua eleganza, la sua scrittura e la sua gentilezza. Sono stato molto fortunato ad averlo incontrato“.

Nonostante i modesti risultati ottenuti nel corso della sua carriera sportiva, sui quali lui stesso ha più volte ironizzato, Clerici è diventato l’unico italiano non giocatore ad essere inserito nel 2006 nell’International Hall Of Fame. Del prestigioso riconoscimento è stato insignito anche l’ex tennista Nicola Pietrangeli, che ha ricordato lo scrittore scrivendo: “Mi lascia solo, già mi manca”.

In ricordo dello scriba fuoriclasse del tennis

Come scrive un utente su Twitter: “Narratore di tennis, di sport e, attraverso lo sport, della vita. Unico, inarrivabile eppure disponibile con tutti. Per il nostro mondo una perdita dolorosa e commovente”. Parole, queste, che descrivono perfettamente il sentimento generale dopo la dolorosa notizia della scomparsa di una grande firma che Italo Calvino definì “uno scrittore imprestato allo sport”.

E proprio riguardo alla sua raffinata scrittura, gli appassionati di tennis ricorderanno i grandi «classici» firmati dallo Scriba. Tra questi, menzione speciale a quello che viene definito come la vera e propria bibbia di questo sport: “500 anni di tennis”, del 1972.

A dimostrazione e ricordo dell’estrema umiltà di Gianni Clerici, particolarmente emblematica è stata la testimonianza di Luca Fiorino, commentatore di Supertennis. Il giovane giornalista ha pubblicato un post vecchio, datato 2018, per salutare il grande Scriba tramite il racconto di un aneddoto.