• Tempo di Lettura:3Minuti

Maradona

Su gentile concessione di Alessia Paragone pubblichiamo un’intervista a Giuseppe Guida, disegnatore del romanzo grafico dedicato alla vita del Pibe de Oro, scritto dall’autrice napoletana Rosa Tiziana Bruno.

Maradona è stato uno dei miti più importanti dei nostri tempi. La sua è stata una vita che ha conosciuto tutte le sfumature, tante le vittorie, ma anche le sconfitte e gli errori, spesso umani, forse dovuti ad una genialità che non poteva rimanere imbrigliata negli schemi della “normalità”.

Giuseppe Guida, disegnatore, e Tiziana Bruno, autrice dei testi, con la loro graphic novel Diego – Maradona, non solo calcio, appena uscita nelle librerie per la Gemme Edizioni, cercano di interpretare il mito di questo indimenticato calciatore, attraverso una diversa chiave di lettura.

Guida, foggiano classe 74, è ormai tra gli autori più importanti e prolifici del panorama fumettistico italiano, ma è anche Direttore Responsabile presso la Scuola Gulliver di Foggia, nonché Direttore artistico del Festival del Nerd, una manifestazione che si svolge nella nostra città e che è ormai diventata un appuntamento importante per tutti gli appassionati di fumetto.

Giuseppe come è nata l’idea del libro su Maradona?

Il progetto del libro su Maradona è nato spontaneamente, parlando con Tiziana, che è l’autrice dei testi. Volevamo fare qualcosa che parlasse di questo grande campione da un punto di vista differente rispetto alle pubblicazioni sinora viste in giro. 

Tu e la scrittrice Tiziana Bruno se non sbaglio avete già lavorato insieme…

Si ci conosciamo da diversi anni. Con Tiziana abbiamo collaborato per il libro Scampia Storytelling,  una graphic novel che aveva anche le poesie di Roberto Piumini, che parlava delle potenzialità e delle risorse di un quartiere, Scampia, oltre gli stereotipi, ma anche del potere magico della lettura che eleva e offre possibilità di riscatto.

Tiziana è anche responsabile del Festival di Scampia, una manifestazione alla quale sono legato.  Si tratta di un evento molto importante di cui sono stato ospite e per il quale ho curato laboratori di fumetti in diverse scuole.

Che tecniche hai usato per i disegni di Diego?

Ho usato gli acquerelli, una tecnica che adoro, anche se ammetto che è stato un lavoro lungo e impegnativo. L’obiettivo era realizzare un libro diverso, ad esempio come lettering la scrittrice ha pensato ad una voce narrante femminile.

Quali sono gli aspetti della vita di Diego che ti hanno maggiormente colpito?

Descrivo la sua vita pieni di momenti belli, piena di trionfi di emozioni ma anche di molto spesso infranti da eventi che lo hanno catapultato in realtà poco piacevoli. Il tutto senza sottrarre quella sua grandezza mitologica, il suo essere campione in assoluto.

Quanto è importante proporre modelli come Maradona alle nuove generazioni?

Credo che nel mondo personalità come Maradona non ce ne siano state molto o, meglio, cambiano i periodi e le generazioni. Lui  ha parlato al mondo, ai suoi contemporanei, anche attraverso i suoi successi e pagando sulla sua pelle gli errori e le scelte sbagliate, ma senza tirarsi indietro di un solo passo.

Cosa è doveroso ricordare di questo grande mito?

Il suo genio sportivo, la grande generosità e le contraddizioni, che lo hanno reso umano, facendo di lui un eroe senza nulla di eroico.

Che progetti hai in previsione nel prossimo futuro?

Il prossimo weekend, 6 e 7 maggio, siete tutti invitati al Festival del Nerd di Foggia, una manifestazione di cui sono direttore artistico giunta quest’anno alla settima edizione.