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Sabato 20 Gennaio 1824.
Udinese – Milan sembra di un campionato vecchio di due secoli. Probabilmente anche 3.
Italia non America del cotone.
È successo ancora. Una volta ancora razzismo.
Patologia che non si estirpa. Ogni Paese ha la sua caratteristica.
C’è sempre un nemico. Ucraini, Messicani, Ispanici, in Italia ancora i Neri.
Non chiamateli “di colore”.
Nero è il colore ed è colore di orgoglio.

Calcio e Razzismo: vecchia storia.
Per la cronaca, la curva dell’Udinese, si accanisce contro Maignan. Ad ogni rinvio, il solito, becero, squallido, vergognoso e retrogrado verso della scimmia.
Maignan è uomo intelligente e non ci sta.
All’ennesimo verso, toglie i guanti e si avvia verso gli spogliatoi. I compagni lo seguono.
Protesta civile ed i calciatori si ribellano.
L’arbitro, Fabio Maresca, della sezione Aia di Napoli, gestisce il caso e l’emergenza. Arbitro di personalità.
Dimostra polso e cultura. Non solo tecnica.
5 minuti di stop poi si riprende. Il Milan ribalta la gara e la vince.
Maignan sebbene indignato, assolve gran parte della curva friulana e parla di “ignoranza”.
Caso chiuso?
Il mondo calcistico si stringe e condanna. Basta? Nemmeno a parlarne.
Ci perdonerà Maignan ma questa non può definirsi ignoranza.
L’Italia, fonte Ocse, è senza dubbio il paese europeo peggio messo per conoscenza e lettura ma il “uuu” tipico dello stadio, è altra cosa.
Nel 2024 non esistono alibi.
Il razzismo non è assenza di cultura. Non lo si può derubricare “semplicemente”. Il razzismo è un’idea chiarissima del mondo, del modo in cui lo si guarda.
Diritti, doveri, casa mia, casa tua, prima io poi tu.
Prevaricare nel 2024.
“Io privilegiato, a te le briciole”.
Lavori secondari ed integrazione solo a “punti”.
L’Italia, realtà record per assenza dalle urne, 40%, è un Paese vecchio. Nella sua accezione più negativa.
Vecchio e nostalgico.
Paese che è tornato a celebrare, difendere e “sostenere” un passato vergognoso.

Gesualdo Bufalino a proposito di Mafia, ha scritto: “La mafia sarà vinta da un esercito di Maestre elementari”.
Nel caso della mentalità razzistica, occorreranno scelte. Chiare come le condanne.
Serve Giustizia, da solo il Pedagogista non basta.